Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I farmaci per il diabete possono ridurre la gravità dell'Alzheimer

Ricercatori del Mount Sinai riferiscono su PLOS One che le persone con morbo di Alzheimer (MA) trattate con farmaci per il diabete hanno mostrato nel cervello quantità considerevolmente inferiori di marcatori della malattia (inclusa la microvascolarizzazione anomala e le espressioni genetiche disregolate), rispetto ai malati di MA senza trattamento per il diabete.


Questo è il primo studio che ha esaminato cosa succede nei percorsi sia del tessuto cerebrale che delle cellule endoteliali - le cellule che rivestono i vasi sanguigni - nel cervello dei pazienti affetti da MA trattati con farmaci per il diabete.


I risultati dello studio forniranno informazioni sui futuri studi sul MA e sulle nuove terapie potenziali che puntano cellule specifiche, poiché suggeriscono che puntare il sistema capillare del cervello potrebbe avere effetti benefici nei pazienti di MA.


Molti anziani con diabete hanno cambiamenti cerebrali che sono caratteristici del MA. Nonostante questo collegamento, due studi precedenti eseguiti al Mount Sinai su tessuto cerebrale avevano rilevato che il cervello di persone con MA e diabete aveva meno lesioni di MA rispetto al cervello di persone con MA senza diabete.


I risultati hanno suggerito che i farmaci antidiabetici hanno un effetto protettivo sul cervello dei pazienti con MA.


Per determinare cosa succede a livello molecolare, questo team di ricerca del Mount Sinai ha sviluppato un metodo per separare i capillari cerebrali dal tessuto cerebrale di 34 persone con MA e diabete di tipo 2 che erano stati trattati con farmaci anti-diabete e li hanno confrontati con il tessuto di 30 cervello di persone con MA senza diabete e 19 cervelli di persone senza MA o diabete.


(Poiché la maggior parte delle persone che hanno il diabete sono trattate con insulina o farmaci orali, gli scienziati non sono riusciti a confrontare i loro risultati con il tessuto cerebrale di persone con MA e diabete che non erano stati trattati con farmaci anti-diabete.)


Hanno quindi esaminato separatamente vasi e tessuto cerebrale per misurare i cambiamenti associati al MA nei marcatori di RNA molecolare per le cellule capillari cerebrali e nella segnalazione dell'insulina. I livelli di circa la metà di questi marcatori si erano ridotti nei vasi e nel tessuto cerebrale del gruppo con MA e diabete. La grande maggioranza dei cambiamenti del RNA osservati nel MA erano assenti nei pazienti con MA che erano stati trattati con farmaci anti-diabete.


Vahram Haroutunian PhD, professore di psichiatria e neuroscienze alla Facoltà di Medicina Icahn del Mount Sinai, e autore senior dello studio, ha detto:

"I risultati di questo studio sono importanti perché ci danno nuove conoscenze per il trattamento del MA. La maggior parte dei moderni trattamenti (potenziali) di MA puntano le placche amiloidi e non sono riusciti a curare efficacemente la malattia.

"L'insulina e i farmaci per diabete come la metformina sono approvati dalla FDA e somministrati in sicurezza a milioni di persone e sembrano avere un effetto benefico sulle persone con MA.

"Questo apre opportunità di condurre studi di ricerca su persone che usano farmaci simili o con effetti simili sui percorsi biologici e i tipi di cellule del cervello identificati in questo studio".

 

 

 


Fonte: The Mount Sinai Hospital via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: P. Katsel, P. Roussos, M. S. Beeri, M. A. Gama-Sosa, S. Gandy, S. Khan, V. Haroutunian. Parahippocampal gyrus expression of endothelial and insulin receptor signaling pathway genes is modulated by Alzheimer’s disease and normalized by treatment with anti-diabetic agents. PLOS ONE,01 Nov 2018, DOI: 10.1371/journal.pone.0206547

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)