Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


In fase di sviluppo un esame del sangue per la tau nell'Alzheimer

Oggi, l'unico modo per diagnosticare definitivamente la malattia di Alzheimer (MA) in vita è eseguire una scansione cerebrale e un test del liquido cerebrospinale che deve essere raccolto tramite puntura lombare. Sebbene ingombranti e costosi, tali test forniscono la diagnosi più accurata possibile per i pazienti.


Gli investigatori del Brigham and Women's Hospital stanno lavorando per sviluppare un esame del sangue che potrebbe sostituire queste procedure, per diagnosticare con precisione o addirittura prevedere il MA prima che compaiano i sintomi.


La proteina tau è da lungo tempo implicata nel MA, e tuttavia si presenta come una famiglia di molecole correlate che hanno proprietà sottilmente diverse. Il team del Brigham ha sfruttato la complessità della tau e ha sviluppato un test per misurare le sue diverse forme, identificando un sottoinsieme di proteine ​​tau che sono elevate specificatamente nel MA. Il nuovo approccio del team è dettagliato in Alzheimer's & Dementia.


"Un esame del sangue per il MA può essere somministrato facilmente e ripetutamente ai pazienti nel loro centro di assistenza primaria, piuttosto che in ospedale", ha detto l'autore senior Dominic Walsh PhD, del Brigham. "In definitiva, un esame del sangue dovrebbe sostituire il test del liquido cerebrospinale e/o la scansione del cervello. Il nostro nuovo test ha il potenziale per fare proprio questo. Il nostro test avrà bisogno di ulteriore validazione in molte più persone, ma se si comporta come nelle prime due coorti, sarebbe una svolta rivoluzionaria".


Walsh e colleghi hanno sviluppato test in grado di rilevare diverse popolazioni di frammenti di tau nel liquido cerebrospinale e nel sangue. Hanno applicato questi test ai partecipanti dell'Harvard Aging Brain Study e ai partecipanti alla ricerca visti all'Istituto di Neurologia di Londra. Ogni partecipante ha donato sia il plasma che il liquido cerebrospinale. Hanno convalidato i risultati in un secondo gruppo di pazienti che era stato reclutato dal Shiley-Marcos Alzheimer's Disease Research Center dell'Università della California di San Diego.


Il team ha analizzato cinque diversi test per rilevare i frammenti di tau, scoprendo che uno, chiamato test NT1, ha sufficiente sensibilità diagnostica (la capacità di predire i casi di AD) e specificità (la capacità di escludere i controlli) di perseguire il suo uso come potenziale strumento di screening per il MA. Questo è stato confermato in entrambi i gruppi di pazienti.


Anche se eseguire l'esperimento due volte - in due gruppi di pazienti con due diversi background demografici - ha fornito un'importante conferma, gli autori osservano che entrambi i gruppi di partecipanti erano piccoli (65 partecipanti e 86 partecipanti, rispettivamente). Dovranno essere studiati gruppi più numerosi di individui e gli autori sono anche interessati a studiare i pazienti nel tempo per determinare in che modo i livelli di tau nel sangue possono cambiare con il progredire della malattia e quali potrebbero essere quei numeri prima dell'inizio dei sintomi.


"Abbiamo reso ampiamente disponibili i nostri dati e gli strumenti necessari per eseguire il test, perché vogliamo che altri gruppi di ricerca eseguano questo test", ha affermato Walsh. "È importante che altri convalidino le nostre scoperte in modo da poter essere certi che questo test funzioni su diverse popolazioni".

 

 

 


Fonte: Brigham and Women's Hospital via ScienceDaily (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Zhicheng Chen, David Mengel, Ashvini Keshavan, Robert A. Rissman, Andrew Billinton, Michael Perkinton, Jennifer Percival-Alwyn, Aaron Schultz, Michael Properzi, Keith Johnson, Dennis J. Selkoe, Reisa A. Sperling, Purvish Patel, Henrik Zetterberg, Douglas Galasko, Jonathan M. Schott, Dominic M. Walsh. Learnings about the complexity of extracellular tau aid development of a blood-based screen for Alzheimer's disease. Alzheimer's & Dementia, 2018; DOI: 10.1016/j.jalz.2018.09.010

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.