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L'esercizio fisico può migliorare le capacità di pensiero a tutte le età: dai 20 anni in poi

 L'esercizio aerobico regolare come camminare, andare in bicicletta o salire le scale può migliorare le capacità di pensiero non solo delle persone anziane ma anche nei giovani, secondo uno studio pubblicato il 30 gennaio 2019 su Neurology®.


Lo studio ha anche scoperto che l'effetto positivo dell'esercizio sulle capacità di pensiero può aumentare con l'invecchiamento delle persone. L'insieme specifico di capacità di pensiero che migliorano con l'esercizio è chiamato funzione esecutiva, che è la capacità di una persona di regolare il proprio comportamento, prestare attenzione, organizzare e raggiungere gli obiettivi.


"Con il passare degli anni, le capacità di pensiero possono diminuire, tuttavia il nostro studio dimostra che fare allenamento regolare può aiutare a rallentare o addirittura impedire tale declino", ha detto l'autore dello studio Yaakov Stern PhD, della Columbia University di New York e dell'American Academy of Neurology. "Abbiamo scoperto che tutti i partecipanti che si sono esercitati non solo hanno mostrato miglioramenti nella funzione esecutiva, ma hanno anche aumentato lo spessore in un'area dello strato esterno del cervello".


Lo studio ha coinvolto 132 persone da 20 a 67 anni che non fumavano né avevano demenza, ma che non si allenavano all'inizio dello studio e che hanno dimostrato livelli di forma fisica inferiori alla media. I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a sei mesi di esercizio aerobico oppure a stretching e tonificazione quattro volte alla settimana.


I due gruppi erano equamente bilanciati per età, sesso, istruzione e capacità di memoria e di pensiero all'inizio dello studio. Tutti i partecipanti si sono esercitati o hanno fatto stretch e tonificazione in un centro fitness e sono stati controllati settimanalmente dagli allenatori, controllando i loro progressi. Tutti portavano anche monitor della frequenza cardiaca.


Le capacità di pensiero e memoria dei partecipanti sono state valutate all'inizio dello studio, nonché a 3 e a 6 mesi dalla fine dello studio di 6 mesi. Le persone nel gruppo di stretching e tonificazione hanno fatto esercizi per promuovere la flessibilità e la forza di base.


I partecipanti al gruppo di esercizi hanno scelto attività aerobiche, come camminare su un tapis roulant, pedalare su una cyclette o usare una macchina ellittica. Durante il primo mese hanno accelerato la loro attività, poi durante il resto dello studio di sei mesi si sono allenati al 75% della loro frequenza cardiaca massima.


I ricercatori hanno misurato la capacità aerobica dei partecipanti utilizzando una macchina a pedali chiamata 'ergometro', che stima l'intensità dell'allenamento. I partecipanti hanno anche avuto scansioni cerebrali MRI all'inizio e alla fine dello studio.


I ricercatori hanno scoperto che l'esercizio aerobico ha aumentato le capacità di pensiero. Dall'inizio dello studio alla fine, coloro che hanno fatto esercizio aerobico hanno migliorato i loro punteggi complessivi sui test della funzione esecutiva di 0,50 punti, una differenza statisticamente significativa rispetto a coloro che hanno fatto stretch e tonificazione, che hanno migliorato solo di 0,25 punti.


A 40 anni di età, il miglioramento delle capacità di pensiero era 0,228 unità in più di deviazione standard in coloro che si esercitavano rispetto a quelli che praticavano stretching e tonificazione, e all'età di 60 anni, era 0,596 unità in più di deviazione standard.


"Poiché una differenza di 0,5 deviazioni standard equivale a una differenza di prestazioni di 20 anni in termini di prestazioni su questi test, le persone che hanno fatto esercizio sono state testate come se avessero circa 10 anni in meno a 40 anni e circa 20 anni in meno a 60 anni", ha detto Stern, aggiungendo che: "Dal momento che le capacità di pensiero all'inizio dello studio erano più scadenti per i partecipanti più anziani, i nostri risultati suggeriscono è più probabile che l'esercizio aerobico migliori i cali legati all'età nelle capacità di pensiero, piuttosto che migliorare le prestazioni in coloro senza declino".


I ricercatori hanno anche riscontrato un aumento dello spessore dello strato esterno del cervello nell'area frontale sinistra in tutti coloro che si esercitavano, suggerendo che l'esercizio aerobico contribuisce alla forma fisica del cervello a tutte le età. "La nostra ricerca conferma che l'esercizio fisico può essere utile per gli adulti di qualsiasi età", ha affermato Stern.


Nel complesso, i ricercatori non hanno trovato un collegamento tra esercizio e miglioramento della memoria. Tuttavia, i portatori del marcatore genetico per la demenza, l'allele APOE4, hanno mostrato un miglioramento più evidente delle capacità di pensiero.


Una limitazione dello studio è il piccolo numero di partecipanti. Studi più ampi su periodi di tempo più lunghi possono consentire ai ricercatori di vedere altri effetti nelle capacità mentali e di memoria.

 

 

 


Fonte: Columbia University via AAN (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Yaakov Stern, Anna MacKay-Brandt, Seonjoo Lee, Paula McKinley, Kathleen McIntyre, Qolamreza Razlighi, Emil Agarunov, Matthew Bartels, Richard P. Sloan. Effect of aerobic exercise on cognition in younger adults. A randomized clinical trial. Neurology, 30 Jan 2019, DOI: 10.1212/WNL.0000000000007003

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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