Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Rischio e progressione dell'Alzheimer sono maggiori nelle donne

L'accumulo anomalo di proteine ​​nel cervello è un marcatore biologico per il morbo di Alzheimer (MA), ma i modi in cui queste proteine ​​si diffondono possono aiutare a spiegare perché la prevalenza della malattia è più alta nelle donne che negli uomini.


Uno studio recente condotto da ricercatori del Center for Cognitive Medicine (CCI) della Vanderbilt University ha trovato differenze nella diffusione di una proteina chiamata tau (legata al deterioramento cognitivo) tra uomini e donne; le donne mostrano un accumulo di tau più grande nell'intero cervello rispetto agli uomini a causa di una diffusione accelerata a livello cerebrale.


I risultati sono stati presentati alla Conferenza Internazionale dell'Alzheimer's Association in corso a Los Angeles (14-18 luglio).


Le prove accumulate suggeriscono che la tau si diffonde nel tessuto cerebrale come un'infezione, viaggiando da neurone a neurone, trasformando altre proteine ​​in grovigli anormali e uccidendo in seguito le cellule cerebrali.


Usando dati delle scansioni di tomografia ad emissione di positroni (PET) di individui sani e pazienti con lieve decadimento cognitivo presenti nel database ADNI (Alzheimer's Disease Neuroimaging Initiative), i ricercatori del CCI hanno costruito reti in vivo, modellando la tau attraverso l'analisi della teoria dei grafi.


"È un po' come ricostruire una scena del crimine dopo un crimine: non eri lì quando è successo, ma puoi determinare dove è entrato l'intruso nella casa e in quale stanza è entrato", ha detto Sepi Shokouhi PhD, assistente professore di Psichiatria e Scienze comportamentali e capo investigatore per lo studio. "L'analisi dei grafi fa qualcosa di simile per mostrare come la tau si diffonde da una regione all'altra".


I risultati dell'analisi hanno mostrato che l'architettura delle reti tau è diversa per uomini e donne: le donne hanno un numero maggiore di 'regioni-ponte' che connettono varie comunità nel cervello. Questa differenza potrebbe consentire alla tau di diffondersi più facilmente tra le regioni, aumentando la velocità con cui si accumula e dando alle donne un rischio maggiore di sviluppare il MA.


Se dimostrata, una diffusione accelerata di tau nelle donne potrebbe indicare la necessità di approcci specifici per genere per la prevenzione del MA, comprese terapie precoci, interventi sullo stile di vita e/o medicinali cognitivi. Sono necessari ulteriori studi per convalidare il modello di diffusione tau accelerato nelle donne.


"Comprendere in che modo i diversi processi biologici influenzano la nostra memoria è un argomento molto importante. Le differenze specifiche per genere nell'organizzazione patologica, neuroanatomica e funzionale del cervello possono mappare le differenze a livello neuro-comportamentale e cognitivo, spiegando così le differenze nella prevalenza dei disturbi neurodegenerativi e aiutandoci nello sviluppo di trattamenti appropriati", ha detto Shokouhi.

 

 

 


Fonte: Vanderbilt University via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.