Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nascita di nuove cellule cerebrali è sottovalutata nell'Alzheimer

microglia-neurons-green-nerve-fiber-red.jpg

Gran parte della ricerca sulle cause sottostanti del morbo di Alzheimer (MA) si concentra sull'amiloide-beta (Aß), una proteina che si accumula nel cervello mentre la malattia progredisce. Le proteine ​​Aß in eccesso formano grumi o 'placche' che interrompono la comunicazione tra le cellule cerebrali e scatenano l'infiammazione, portando infine alla perdita diffusa di neuroni e di tessuto cerebrale.


Le placche Aß continueranno a essere al centro dei ricercatori di MA e, tuttavia, un nuovo lavoro di neuroscienziati dell'Università di Chicago ha esaminato un altro processo che ha un ruolo sottovalutato nella progressione della malattia.


In un nuovo studio pubblicato sul Journal of Neuroscience, Sangram Sisodia PhD, professore di neuroscienze della UChicago e i suoi colleghi, mostrano come nelle forme genetiche del MA, un processo chiamato neurogenesi (la creazione di nuove cellule del cervello) può essere bloccato dalle cellule immunitarie del cervello.


Alcuni tipi di MA ereditario ad esordio precoce sono causati da mutazioni in due geni chiamati presenilina 1 (PS1) e presenilina 2 (PS2). Ricerche precedenti hanno dimostrato che, quando topi sani vengono collocati in un ambiente 'arricchito', dove possono esercitarsi, giocare e interagire tra loro, hanno un enorme aumento di nuove cellule cerebrali create nell'ippocampo, una parte del cervello che è importante per la memoria.


Ma quando i topi portatori di mutazioni di PS1 e PS2 vengono collocati in un ambiente arricchito, non mostrano lo stesso aumento di nuove cellule cerebrali. Cominciano anche a mostrare segni di ansia, un sintomo spesso presente nelle persone con MA ad esordio precoce.


Ciò ha portato Sisodia a pensare che qualcosa oltre alla genetica abbia un ruolo. Sospettava che il processo di neurogenesi nei topi, sia con, che senza, le mutazioni del MA, potesse essere influenzato anche da altre cellule che interagiscono con le cellule cerebrali di nuova formazione.

 

 

Concentrati sulle microglia

I ricercatori si sono concentrati sulle microglia, un tipo di cellule immunitarie nel cervello che di solito ripara le sinapsi, distrugge le cellule morenti e elimina le proteine ​​Aß in eccesso. Quando i ricercatori hanno somministrato ai topi un farmaco che causa la morte delle cellule microgliali, la neurogenesi è tornata alla normalità.


I topi con mutazioni della presenilina sono stati quindi collocati in un ambiente arricchito e stavano bene; non mostravano alcun deficit di memoria o segni di ansia e stavano creando il numero normale atteso di nuovi neuroni.


"È il risultato più sorprendente per me"
, ha detto Sisodia. “Una volta spazzate via le microglia, tutti questi deficit che vedi in questi topi con le mutazioni sono stati completamente ripristinati. Ti sbarazzi di un tipo di cellula e tutto torna alla normalità".


Sisodia pensa che le microglia potrebbero esagerare nel loro ruolo nel sistema immunitario, in questo caso. Il MA di norma provoca infiammazione nelle microglia, quindi quando incontrano cellule cerebrali di nuova formazione con mutazioni di presenilina possono reagire in modo eccessivo e ucciderle prematuramente. Egli sente che questa scoperta sul ruolo delle microglia apre un'altra strada importante verso la comprensione della biologia del MA.


"Sto studiando l'amiloide da 30 anni, ma qui sta succedendo qualcos'altro e il ruolo della neurogenesi è davvero sottovalutato", ha detto. "Questo è un altro modo per comprendere la biologia di questi geni che sappiamo influenzare in modo significativo la progressione della malattia e la perdita di memoria".

 

 

 


Fonte: Matt Wood in University of Chicago (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Sylvia Ortega-Martinez, Nisha Palla, Xiaoqiong Zhang, Erin Lipman, Sangram S. Sisodia. Deficits in Enrichment-Dependent Neurogenesis and Enhanced Anxiety Behaviors Mediated by Expression of Alzheimer's Disease-Linked Ps1 Variants Are Rescued by Microglial Depletion. The Journal of Neuroscience, 21 Aug 2019, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)