Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La scansione molecolare per l'Alzheimer

I ricercatori di tutto il mondo stanno proponendo la tomografia a emissione di positroni (PET) come metodo efficace per la diagnosi precoce della malattia di Alzheimer, una malattia neurologica attualmente incurabile e fatale.

Tre nuovi studi mostrano una immagine sullo sviluppo della malattia aprendo la porta a screening clinici e trattamenti futuri.

Si stima che circa 18 milioni di persone nel mondo stanno attualmente vivendo con l'Alzheimer - un numero destinato quasi a raddoppiare per il 2025, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità. "L'invecchiamento della popolazione in tutto il mondo sta aumentando in maniera esponenziale. Dal punto di vista macro, la scansione dell'amiloide con la PET può contribuire ad accertare la probabilità che le persone sviluppino deterioramento cognitivo entro pochi anni, consentendo così una canalizzazione più efficace delle risorse sanitarie", ha detto da Kevin Ong, MD, autore principale di uno studio presentato e ricercatore all'Austin Hospital di Melbourne in Australia.

"Da un punto di vista micro, la pianificazione e le modifiche dello stile di vita sono possibili per gli individui che cercano di individuare la malattia".

La scansione molecolare dell'Alzheimer è concentrata sulla rilevazione e l'analisi dello stato di una proteina presente naturalmente nel cervello nota come beta-amiloide, che i ricercatori ritengono coinvolta nella patologia di Alzheimer. "Si scopre che una alta quantità di amiloide è male per la cognitività anche negli anziani sani", ha detto Michael Devous, Sr., PhD, direttore del neuroimaging al Alzheimer's Disease Center del Southwestern Medical Center di Dallas in Texas. "Se si guarda alla memoria di lavoro, alla velocità di elaborazione o al ragionamento fluente, tre ambiti critici in generale per la cognizione, più amiloide si ha, peggiore è il rendimento, e questo dopo aver considerato l'età."

Non solo questo è imperativo per individuare la malattia, ma anche potrebbe rivelarsi una mossa chiave per terapie e vaccini associati all'amiloide. Gli investigatori avvertono che le fasi preliminari della malattia possono precedere anche più di un decennio i sintomi della demenza. Scansionare i pazienti quando iniziano a dare segni di decadimento cognitivo lieve potrebbe essere fondamentale nel determinare il loro rischio di malattia futura. "Per gli individui che hanno già sviluppato un calo misurabile di memoria, una scansione positiva dell'amiloide è il fattore predittivo più accurato di progressione verso l'Alzheimer", afferma Christopher Rowe, MD, ricercatore principale dello studio sull'invecchiamento Australian Imaging, Biomarkers and Lifestyle (AIBL) e professore di medicina nucleare dell'ospedale di Austin nello stato di Victoria in Australia. "Visualizzare l'amiloide con scansioni PET dovrebbe essere ampiamente disponibile a breve per la pratica clinica. Sarà un nuovo importante strumento per la valutazione del declino cognitivo".

I tre studi attuali hanno richiesto numerosi anni di ricerca basata su centinaia di partecipanti che variano ampiamente nell'età, nelle capacità cognitive e nello stadio della malattia. I risultati di questi studi dimostrano che le placche amiloidi si formano in modo eccezionalmente lento, in una percentuale stimata 2-3 per cento all'anno, e spesso sono già presenti in soggetti sani anziani (12% in quelli di 60 anni, 30 per cento nei settantenni e 55 per cento in quelli di età superiore a 80 anni). I ricercatori stimano che gli agenti di scansione dell'amiloide saranno accessibili per l'uso clinico in meno di 12 mesi. Questi e ulteriori studi continueranno ad accumulare informazioni in relazione allo sviluppo dell'Alzheimer, e le possibili cure che faranno infine cessare e forse anche prevenire/ riparare eventuali danni al cervello a causa della malattia.

Fonte: atti del 58° incontro annuale SNM, 6 giugno 2011

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce?
Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica. Non tenerla per te, non farci perdere l'occasione di conoscerla.


Pubblicato in Ivanhoe.com il 10 giugno 2011 - Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)