Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cosa sono gli strani fori nelle cellule presenti anche nell'Alzheimer?

CALHM pore 3D imageUn poro CALHM1 visto dal lato (side), dall'esterno (extracellular) e dall'interno (cytoplasm) della cellula.

Molte cellule sono coperte con grandi fori misteriosi, dei pori che sono stati associati al senso del gusto così come con al morbo di Alzheimer, alla depressione e anche all'asma. Conoscere la struttura di questi fori diversi aiuterà i ricercatori a capire meglio questa gamma di associazioni e a fornire un modello per lo sviluppo di nuove terapie.


“I ‘grandi buchi’ scoperti più di recente sono chiamati 'modulatori dell'omeostasi del calcio' (CALHM, calcium homeostasis modulators)”, ha detto il professor Furukawa del Cold Spring Harbor Laboratory. “Sono fondamentalmente pori sulla superficie di alcune cellule, come i neuroni”, che consentono a varie molecole di entrare e uscire dalla cellula.


Come riferito di recente su Nature Structural & Molecular Biology, i ricercatori del laboratorio di Furukawa hanno messo in mostra la struttura dettagliata di due CALHM e il loro funzionamento.


“Se hai grandi buchi nelle cellule, potresti pensare che le cellule si aprano improvvisamente o si riducano”, ha detto Johanna Syrjänen, ricercatrice post-dottorato che ha contribuito a guidare la ricerca. Tuttavia, ha aggiunto, le cellule con pori funzionanti “rimangono fortunatamente come sono”. Ciò suggerisce che questi pori sono importanti per mantenere la salute delle cellule.


Per indagare su questo, i ricercatori hanno studiato due tipi di pori. Il poro CALHM1 è coinvolto nel rilevamento del gusto, amaro o dolce, e anche quel quinto sapore saporito chiamato 'umami'. Questo poro è anche coinvolto nel controllo delle vie aeree nei polmoni, che lo implica nell'asma. Inoltre, mutazioni nei geni che formano il CALHM1 sono state associate all'Alzheimer.


I ricercatori hanno anche studiato un altro dei pori, il CALHM2 che potrebbe essere coinvolto nella depressione. Con loro grande sorpresa, hanno trovato che il CALHM2 è un poro di dimensione molto maggiore rispetto al CALHM1.


“È presumibile che l'apertura e la chiusura di questi pori sia strettamente regolata in qualche modo”, ha detto la Syrjänen. Queste aperture e chiusure potrebbero essere cruciali per l'influenza dei pori sul gusto o sono associate con la malattia. Per dare un senso a questo, “dobbiamo prima essere in grado di visualizzarle e usare tali informazioni come guida per ulteriori esperimenti”, ha spiegato.


Per visualizzare la struttura di CALHM1 e CALHM2, il laboratorio di Furukawa ha usato la microscopia crioelettronica, che spara un elettrone potente attraverso un campione congelato rapidamente per ottenere immagini. Hanno quindi combinato con cura le immagini in vari orientamenti in un modello 3D che mette in evidenza i particolari finiti della struttura di ogni poro.


“Abbiamo dato alla scienza la prima impronta di questi pori per lo sviluppo di composti terapeutici”, ha detto Furukawa. “La speranza è che questi composti siano efficaci nel trattamento di malattie e disturbi come l'Alzheimer e la depressione, e potenzialmente per l'asma”.

 

CALHM fatty acid FurukawaDopo aver ottenuto intuizioni strutturali cruciali dal laboratorio di Furukawa al CSHL, il laboratorio di Stephen Tucker dell'Università di Oxford ha effettuato delle simulazioni per capire in che modo i pori mantengono le cose all'interno di una cellula con fori grandi come CALHM2. Hanno scoperto acidi grassi all'interno dei pori CALHM che funzionano come una membrana. (Fonte: Furukawa lab. e S. Rao & S. J. Tucker) 

 

 

 


Fonte: Brian Stallard in Cold Spring Harbor Laboratory (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Johanna Syrjanen, Kevin Michalski, Tsung-Han Chou, Timothy Grant, Shanlin Rao, Noriko Simorowski, Stephen Tucker, Nikolaus Grigorieff, Hiro Furukawa. Structure and assembly of calcium homeostasis modulator proteins. Nature Structural & Molecular Biology, 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.