Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Un abito chimico su misura per i farmaci di Alzheimer

Protein crystals of the human enzyme glutaminyl cyclase and atomic structure of the new inhibitorCristalli proteici della ciclasi glutaminyl umana e struttura atomica del nuovo inibitore (Foto: Lisa-Marie Funk)

Con oltre 1,2 milioni di persone colpite nella sola Germania e più di 50 milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) è una delle sfide sanitarie e sociali più grandi del nostro tempo.


A causa delle alterazioni patologiche nel cervello, con il progredire della malattia i pazienti diventano sempre più smemorati e disorientati. Nei casi peggiori, non riconoscono più nemmeno i parenti stretti, e non riescono più a eseguire in modo indipendente i compiti domestici più semplici.


Questo implica che è necessaria una cura per le persone colpite. Nonostante un'intensa attività di ricerca, il MA è ancora considerato incurabile oggi. I ricercatori dell'Università di Göttingen e del Fraunhofer Institute for Cell Therapy and Immunology di Leipzig-Halle hanno descritto un approccio promettente per il trattamento del MA, e il rapporto è stato pubblicato sulla rivista Biochemistry.


Per lo studio, il prof. Kai Tittmann del Göttingen Centre for Molecular Biosciences ha collaborato con ricercatori della Facoltà di Chimica dell'Università di Göttingen e con il team del prof. Hans-Ulrich Demuth del Fraunhofer IZI di Halle.


Diversi anni fa, il team di Halle aveva scoperto che un enzima specifico, che fa parte del metabolismo degli ormoni del cervello umano, ha un ruolo fisiopatologico cruciale nello sviluppo del MA, oltre alla sua funzione biologica effettiva di ormone della maturazione. I primi inibitori di questo enzima, che inibiscono dei processi patologici specifici, hanno già prodotto risultati promettenti.


Al fine di dare a questi principi attivi di un 'abito chimico su misura', il gruppo di ricerca ha studiato il meccanismo di reazione dell'enzima, mediante cristallografia proteica. “Questo ci ha permesso per la prima volta di ottenere 'istantanee' dell'enzima al lavoro", dice l'autore senior Tittmann.


Ciò ha consentito di costruire inibitori innovativi in cui il principio della progettazione si basa sulla reazione naturale. Questi inibitori quindi portano a legami altamente selettivi senza il rischio di effetti collaterali pericolosi. Gli scienziati sono riusciti anche a determinare una struttura atomica dell'enzima umano con la nuova sostanza. Ciò forma una base importante per un ulteriore sviluppo degli inibitori.


"Siamo certi che i nostri risultati porteranno allo sviluppo di una nuova generazione altamente selettiva di farmaci di Alzheimer", ha spiegato Demuth.

 

 

 


Fonte: University of Göttingen (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Oliver Kupski, Lisa-Marie Funk, Viktor Sautner, Franziska Seifert, Brigitte Worbs, Daniel Ramsbeck, Franc Meyer, Ulf Diederichsen, Mirko Buchholz, Stephan Schilling, Hans-Ulrich Demuth, Kai Tittmann. Hydrazides Are Potent Transition-State Analogues for Glutaminyl Cyclase Implicated in the Pathogenesis of Alzheimer’s Disease. Biochemistry, 17 June 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)