Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


'Legame significativo' tra inquinamento atmosferico e disturbi neurologici

In uno studio a lungo termine su più di 63 milioni di anziani statunitensi, guidato da ricercatori dell'Università di Harvard, l'inquinamento atmosferico è risultato associato significativamente ad un aumento del rischio di ricoveri ospedalieri per diversi disturbi neurologici, comprendenti il morbo di Parkinson, il morbo di Alzheimer e le altre demenze.


Lo studio, condotto con i colleghi della Columbia University e della Emory University, ha fatto la prima analisi a livello nazionale del legame tra inquinamento da particolato fine (PM2.5) e le malattie neurodegenerative. I ricercatori hanno sfruttato un quantità senza precedenti di dati rispetto a qualsiasi precedente studio dell'inquinamento atmosferico e i disturbi neurologici.


Lo studio è stato pubblicato online il 19 ottobre 2020 su The Lancet Planetary Health.


“Il rapporto 2020 della Commissione Lancet sulla prevenzione, l'intervento, e la cura della demenza ha aggiunto l'inquinamento atmosferico come uno dei fattori di rischio modificabili per questi esiti”, ha detto Xiao Wu, dottorando in biostatistica ad Harvard e primo coautore dello studio. “Il nostro studio si basa sulla piccola ma emergente base di prove che indicano che l'esposizione al PM2,5 a lungo termine è collegata ad un aumento del rischio di deterioramento della salute neurologica, anche a concentrazioni di PM2.5 ben al di sotto degli attuali standard nazionali”.


I ricercatori hanno esaminato 17 anni (2000-2016) di dati di ricoveri ospedalieri per 63.038.019 beneficiari di Medicare negli Stati Uniti e hanno collegato questi dati con le concentrazioni stimate di PM2,5 per codice di avviamento postale.


Tenendo in considerazione i fattori confondenti potenziali, come lo status socio-economico, hanno scoperto che per ogni 5 mg/m3 (microgrammi per metro cubo di aria) di aumento delle concentrazioni annuali di PM2.5, c'era un aumento del 13% del rischio di ricovero ospedaliero per la prima volta, sia per il Parkinson che per l'Alzheimer e le demenze correlate.


Questo rischio è rimasto elevato anche ai livelli inferiori, presumibilmente sicuri, di esposizione al PM2.5 che, secondo gli standard attuali dell'Environmental Protection Agency, sono di 12 ug/m3 o meno, nell'anno medio.


Le donne, i bianchi, e le popolazioni urbane erano particolarmente suscettibili, secondo lo studio. Il rischio più alto per ricoveri ospedalieri di Parkinson per la prima volta è stato negli anziani del nordest degli Stati Uniti. Per l'Alzheimer e le demenze correlate, erano gli anziani nel Midwest ad avere il rischio più elevato di ricoveri ospedalieri.


“Il nostro studio sull'intero territorio USA mostra che le norme attuali non stanno proteggendo a sufficienza l'invecchiamento della popolazione americana, mettendo in evidenza la necessità di norme e politiche più restrittive che aiutino a ridurre ulteriormente le concentrazioni di PM2,5 e a migliorare la qualità dell'aria nel complesso”, ha detto Antonella Zanobetti, ricercatrice principale del Dipartimento di Salute Ambientale ad Harvard e coautrice senior dello studio.

 

 

 


Fonte: Harvard University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Liuhua Shi, Xiao Wu, Mahdieh Danesh Yazdi, Danielle Braun, Yara Abu Awad, Yaguang Wei, Pengfei Liu, Qian Di,  Yun Wang, Joel Schwartz, Francesca Dominici, Marianthi-Anna Kioumourtzoglou, Antonella Zanobetti. Long-term effects of PM2·5 on neurological disorders in the American Medicare population: a longitudinal cohort study. The Lancet Planetary Health, 19 Oct 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)