Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Identificati e caratterizzati tre sottotipi molecolari dell'Alzheimer

I ricercatori del Mount Sinai hanno identificato tre importanti sottotipi molecolari del morbo di Alzheimer (MA) usando i dati del sequenziamento dell'RNA. Lo studio avanza la nostra comprensione dei meccanismi del MA e potrebbe aprire la strada allo sviluppo di terapie personalizzate innovative. Il lavoro è stato finanziato dal National Institute on Aging, e pubblicato su Science Advances il 6 gennaio 2021.


L'RNA è una molecola genetica simile al DNA che codifica le istruzioni per la produzione di proteine. Il sequenziamento dell'RNA è una tecnologia che rivela la presenza e la quantità di RNA in un campione biologico come una fettina del cervello. Il MA è la forma più comune di demenza, ma è piuttosto diverso nelle sue manifestazioni biologiche e patologiche.


Vi sono prove crescenti che la progressione della malattia e le risposte agli interventi differiscono significativamente tra i vari pazienti. Alcuni pazienti hanno un declino cognitivo lento mentre altri più rapido; alcuni hanno una perdita significativa di memoria e un'incapacità di ricordare nuove informazioni, mentre altri no; e alcuni pazienti sperimentano psicosi e/o depressione associate al MA mentre per altri non è così.


"Tali differenze suggeriscono fermamente che ci sono dei sottotipi di MA con fattori biologici e molecolari diversi che guidano la progressione della malattia", ha detto l'autore senior dello studio Bin Zhang PhD, direttore del Center for Transformative Disease Modeling e professore di genetica e scienze genomiche al Mt Sinai.


Per identificare i sottotipi molecolari di MA, i ricercatori hanno usato un approccio di biologia computazionale per chiarire le relazioni tra i diversi tipi di tratti RNA, clinici e patologici, e altri fattori biologici che potenzialmente guidano il progredire della malattia. Il team di ricerca ha analizzato i dati di sequenziamento dell'RNA di oltre 1.500 campioni su 5 regioni cerebrali di centinaia di pazienti deceduti con MA e di controlli normali, e hanno identificato tre sottotipi molecolari principali di MA.


Questi sottotipi non dipendono dall'età e dalla fase della malattia e sono stati replicati in molteplici regioni cerebrali in due studi di coorte. Corrispondono a diverse combinazioni di più percorsi biologici disregolati che portano alla degenerazione del cervello. I grovigli neurofibrillari di tau e le placche di amiloide-beta, i due marchi neuropatologici del MA, erano notevolmente di più solo in determinati sottotipi.


Molti studi recenti hanno dimostrato che una risposta immunitaria elevata può aiutare a causare il MA. Tuttavia, più della metà dei cervelli di MA non mostrava una maggiore risposta immunitaria rispetto ai cervelli sani normali. L'analisi ha ulteriormente rivelato i guidatori molecolari specifici per sottotipo nella progressione del MA in questi campioni.


La ricerca ha anche identificato la corrispondenza tra questi sottotipi molecolari e i modelli animali di MA esistenti, usati per gli studi meccanicistici e per testare agenti terapeutici candidati, che può spiegare parzialmente perché la stragrande maggioranza dei farmaci che avevano funzionato in determinati topi modello hanno poi fallito negli esperimenti umani, che probabilmente avevano partecipanti appartenenti a diversi sottotipi molecolari.


Sebbene la sottotipizzazione descritta dai ricercatori sia stata eseguita post mortem sul tessuto cerebrale dei pazienti, i ricercatori hanno detto che se i risultati saranno convalidati da studi futuri, potrebbero portare a identificare nei pazienti viventi i biomarcatori e le caratteristiche cliniche associate a questi sottotipi molecolari e ad anticipare diagnosi e interventi.


Il dott. Zhang ha affermato:

"L'identificazione sistematica e la caratterizzazione di sottotipi molecolari robusti del MA rivelano molti nuovi percorsi di segnalazione disregolati nel MA e individuano nuovi obiettivi.

"Questi risultati stabiliscono le fondamenta per determinare biomarcatori più efficaci per la previsione precoce del MA, per studiare i suoi meccanismi causali, sviluppare terapeutici di prossima generazione e progettare studi clinici più efficaci e mirati, che portano alla fine alla medicina di precisione per il MA.

"Le restanti sfide per la ricerca futura includono la replica dei risultati in coorti più grandi, la convalida dei bersagli e dei meccanismi specifici per sottotipo, l'identificazione dei biomarcatori periferici e delle caratteristiche cliniche associate a questi sottotipi molecolari".

 

 

 


Fonte: The Mount Sinai Hospital (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ryan Neff, Minghui Wang, Sezen Vatansever, Lei Guo, Chen Ming, Qian Wang, Erming Wang, Emrin Horgusluoglu-Moloch, Won-min Song, Aiqun Li, Emilie Castranio, Julia TCW, Lap Ho, Alison Goate, Valentina Fossati, Scott Noggle, Sam Gandy, Michelle Ehrlich, Pavel Katsel, Eric Schadt, Dongming Cai, Kristen Brennand, Vahram Haroutunian, Bin Zhang. Molecular subtyping of Alzheimer’s disease using RNA sequencing data reveals novel mechanisms and targets. Science Advances, 6 Jan 21, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)