Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Disturbo del sonno curabile è comune nelle persone con problemi di pensiero e memoria

Quando la respirazione viene interrotta ripetutamente mentre si dorme, è presente l'apnea ostruttiva del sonno. La ricerca ha dimostrato che le persone con questo disturbo del sonno hanno un rischio maggiore di sviluppare deterioramento cognitivo e Alzheimer. E tuttavia, è curabile.


Uno studio preliminare pubblicato il 28 febbraio 2021 ha scoperto che l'apnea ostruttiva del sonno è comune nelle persone con deterioramento cognitivo. Lo studio sarà presentato al 73° meeting annuale dell'American Academy of Neurology che si terrà in modalità virtuale dal 17 al 22 aprile 2021.


Il deterioramento cognitivo comprende problemi di memoria e pensiero che influenzano la concentrazione, il processo decisionale e l'apprendimento di cose nuove. Il rischio di deterioramento cognitivo aumenta con l'avanzare dell'età.


"Un sonno migliore fa bene al cervello e può migliorare le capacità cognitive. Eppure nel nostro studio, abbiamo scoperto che oltre la metà delle persone con deterioramento cognitivo aveva l'apnea ostruttiva del sonno", ha detto l'autore senior dello studio Mark Boulos MD, dell'Università di Toronto in Canada. “Abbiamo anche scoperto che quelli con questo disturbo del sonno avevano punteggi più bassi nei test di pensiero e memoria. È importante capire appieno come l'apnea ostruttiva del sonno influisce su questa popolazione, perché con il trattamento esiste il potenziale di migliorare il pensiero e le capacità di memoria, nonché la qualità generale di vita".


Lo studio ha coinvolto 67 persone con un'età media di 73 anni, con deterioramento cognitivo, che hanno completato questionari su sonno, cognizione e umore e si sono sottoposti a una valutazione cognitiva di 30 punti per determinare il loro livello di deterioramento cognitivo.


Le domande includevano identificare la data e la città in cui si trovavano e ripetere parole che erano state loro dette in precedenza durante il test. I punteggi nel test vanno da zero a 30: un punteggio di 26 o superiore è considerato normale, 18-25 indica un deterioramento cognitivo lieve e 17 o meno indica un deterioramento cognitivo da moderato a grave.


I partecipanti sono stati sottoposti al test dell'apnea notturna a casa loro, per determinare se avevano apnea ostruttiva del sonno. Il test a casa usa un monitor per registrare i modelli di respirazione e i livelli di ossigeno durante il sonno.


I ricercatori hanno scoperto che il 52% dei partecipanti allo studio aveva l'apnea ostruttiva del sonno. Le persone con disturbo del sonno avevano il 60% di probabilità in più di ottenere un punteggio inferiore nel test cognitivo, rispetto alle persone che non avevano apnea notturna. Le persone con il disturbo avevano un punteggio medio di 20,5 rispetto a un punteggio medio di 23,6 per le persone senza disturbo del sonno.


I ricercatori hanno scoperto anche che la gravità dell'apnea ostruttiva del sonno corrispondeva al grado di deterioramento cognitivo e alla qualità del sonno dei partecipanti, che comprende il tempo di sonno, la velocità con cui si addormentavano, l'efficienza del sonno e la frequenza con cui si svegliavano di notte.


"Le persone con deterioramento cognitivo dovrebbero essere valutate per l'apnea ostruttiva del sonno, perché può essere trattata con la macchina a pressione positiva continua delle vie aeree (CPAP, continuous positive airway pressure) che aiuta a mantenere le vie aeree aperte durante la notte", ha detto Boulos. “Tuttavia, non tutti coloro che provano la CPAP scelgono di usare regolarmente la terapia, e questa potrebbe essere una sfida più grande per le persone con problemi di pensiero e memoria. Serve altra ricerca per determinare modi efficienti e facili per diagnosticare e gestire la malattia nelle persone con deterioramento cognitivo".


Una limitazione dello studio era che, per diagnosticare l'apnea notturna, sono stati eseguiti test a casa, e non in laboratorio.

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: David Colelli, Sandra Black, Mario Masellis, Benjamin Lam, Andrew Lim, Mark Boulos. Frequency and Predictors of Obstructive Sleep Apnea in a Cognitively Impaired Clinic Population. AAN Virtual 2021 Annual Meeting. Abstact

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.