Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Alti e bassi di zucchero nel sangue collegati a rischio maggiore di demenza nel diabete tipo 1

Gli anziani con diabete di tipo 1 che ad un certo punto sono stati in ospedale per dei livelli sia bassi che alti di zucchero nel sangue possono avere un rischio 6 volte maggiore di sviluppare la demenza anni dopo. La ricerca, pubblicata il 2 giugno 2021 su Neurology®, ha anche scoperto che le persone con il diabete di tipo 1 che sono state in ospedale anche per uno solo degli estremi di zucchero nel sangue possono avere un rischio maggiore di demenza.


Il diabete di tipo 1 è una condizione cronica in cui il pancreas non produce insulina o ne produce poca. L'ipoglicemia è carenza di glucosio nel sangue, lo zucchero principale nel sangue, che può causare perdita di coscienza. L'iperglicemia invece risulta dalla carenza di insulina, o da zucchero estremamente elevato nel sangue e disidratazione. Questo studio ha esaminato i gravi eventi glicemici, che erano definiti come episodi di zucchero alto o basso nel sangue che hanno portato a una visita al pronto soccorso o al ricovero ospedaliero.


La prima autrice dello studio Rachel A. Whitmer PhD, dell'Università della California Davis di Sacramento in California, ha detto:

"Per le persone con diabete, i livelli sia molto elevati che carenti di zucchero nel sangue sono emergenze, ed entrambi gli estremi possono essere in gran parte evitati. Tuttavia, quando si verificano, possono portare a coma, aumento di ricoveri in ospedale e persino alla morte.

"Le persone con diabete di tipo 1 vivono più a lungo di prima, mettendoli a rischio di condizioni come la demenza. Se potessimo potenzialmente diminuire il rischio di demenza controllando i loro livelli di zucchero nel sangue, ciò potrebbe avere effetti benefici per gli individui e per la sanità pubblica in generale".


Lo studio ha esaminato 2.821 persone con un'età media di 56 anni che avevano il diabete di tipo 1. Di quelli, 398 (14%) avevano una storia di zucchero nel sangue gravemente basso; 335 (12%) avevano una storia di zucchero nel sangue gravemente alto e 87 (3%) le avevano entrambe. I ricercatori hanno seguito le persone per una media di 7 anni per determinare chi riceveva la diagnosi di demenza.


I ricercatori hanno scoperto che 153 persone (circa il 5%) hanno sviluppato la demenza. Dopo l'aggiustamento dei dati per età, sesso ed etnia, le persone con eventi di zucchero basso nel sangue hanno mostrato un rischio più alto del 75% di sviluppare demenza rispetto a quelli senza quel problema. Le persone con eventi di zucchero elevato nel sangue hanno avuto più del doppio del rischio di sviluppare la demenza rispetto a quelli senza questi eventi.


Tuttavia, le persone che hanno sperimentato entrambi i tipi di eventi avevano più di 6 volte il rischio di sviluppare la demenza rispetto alle persone che non avevano avuto alcun evento.


I ricercatori hanno anche esaminato i tassi di incidenza della demenza. Dopo aver regolato i dati per l'età, il tasso di incidenza della demenza nelle persone con eventi di zucchero basso nel sangue era di 26,5 casi per ogni 1.000 anni-persona rispetto a 13,2 per le persone senza eventi. Gli anni della persona tengono conto del numero di persone in uno studio e del tempo trascorso nello studio.


Il tasso di incidenza della demenza nelle persone con eventi di zucchero elevato nel sangue era di 79,6 casi per ogni 1.000 anni-persona, rispetto a 13,4 per le persone senza eventi. Per le persone che avevano eventi di zucchero sia alto che basso nel sangue in vari momenti, il tasso di incidenza della demenza era 98,5 per ogni 1.000 anni-persona, rispetto a 12,8 per coloro che non ne avevano avuto nessuno.


"I nostri risultati suggeriscono che l'esposizione a gravi eventi glicemici può avere conseguenze a lungo termine sulla salute del cervello e dovrebbero essere considerate ulteriori motivazioni perché le persone con diabete evitino gravi eventi glicemici durante tutta la loro vita", ha detto la Whitmer.


Una limitazione dello studio è che le persone dovevano avere ricevuto la diagnosi di demenza da un professionista sanitario per essere contate come demenza. Poiché molti casi di demenza restano non diagnosticati, questo potrebbe aver comportato una sottostima del numero di casi di demenza. La Whitmer ha notato che lo studio non è stato progettato per determinare se gli eventi di zucchero elevato e basso nel sangue erano la causa della demenza; lo studio ha mostrato solo un'associazione.

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Rachel Whitmer, Paola Gilsanz, Charles Quesenberry, Andrew Karter, Mary Lacy. Association of Type 1 Diabetes and Hypoglycemic and Hyperglycemic Events and Risk of Dementia. Neurology, 2 Jun 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.