Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Penne digitali danno nuove informazioni sui risultati dei test cognitivi

DigitalPen20150818Durante le valutazioni neuropsicologiche, i partecipanti completano compiti progettati per studiare la memoria e il pensiero. Sulla base delle loro prestazioni, ricevono un punteggio che i ricercatori usano per valutare quanto funzionano domini specifici della loro cognizione.


Considera, però, due partecipanti che ottengono lo stesso punteggio su uno di questi test neuropsicologici carta-e-penna. Uno ha richiesto 60 secondi per completare il compito e scriveva tutto il tempo; l'altro ha trascorso tre minuti alternando scrittura delle risposte e sguardo perso nello spazio. Se i ricercatori analizzano solo il punteggio complessivo di questi due partecipanti, manca qualcosa di importante?


"Guardando solo l'esito, cioè il punteggio che la persona riceve, perdiamo molte informazioni importanti su come la persona ha eseguito il compito, che possono aiutarci a capire meglio il problema sottostante", spiega la prima autrice Stacy Andersen PhD, assistente professoressa di medicina alla BU.


I ricercatori del Long Life Family Study (LLFS), usando penne digitali e registratori vocali digitali per catturare le differenze nelle prestazioni dei partecipanti allo studio mentre completavano un test cognitivo, hanno scoperto che le differenze nel tempo di 'pensiero' e in quello di 'scrittura', su un test di codifica di simboli, potrebbero essere clinicamente rilevanti, biomarcatori precoci del declino cognitivo/motorio.


I partecipanti al LLFS sono stati scelti tra quelli con diversi fratelli viventi fino a un'età molto avanzata. La longevità è stata a lungo associata ad un aumento della vita in salute e quindi queste famiglie sono studiate per capire meglio cosa contribuisce all'invecchiamento sano. I partecipanti sono stati valutati su una serie di misure fisiche e cognitive, incluso un test di codifica dei simboli chiamato Digit Symbol Substitution Test.


Questo test temporizzato richiede ai partecipanti di compilare delle caselle numerate con i simboli corrispondenti da una data chiave e valuta i fattori sia cognitivi (attenzione e velocità di esecuzione) che non cognitivi (velocità motoria e scansione visiva). Ogni partecipante ha avuto una penna digitale per eseguire il test, e consentire così ai ricercatori di raccogliere dati sulle sue modalità di esecuzione.


Sulla punta di questa penna c'era una piccola macchina fotografica che tracciava cosa e quando scriveva il partecipante. I ricercatori del LLFS hanno diviso i dati forniti da questa penna digitale in 'tempo di scrittura' (il tempo in cui il partecipante ha passato scrivendo) e 'tempo di pensiero' (il tempo extra scrittura) e hanno esaminato come cambiavano questi tempi nel corso del test di 90 secondi.


I ricercatori hanno quindi identificato gruppi di partecipanti che avevano modelli simili di tempi di scrittura e di pensiero nel corso del test. Hanno scoperto che, sebbene la maggior parte dei partecipanti avesse tempi di scrittura e pensiero coerenti, c'erano gruppi di partecipanti che sono diventati più veloci o più lenti.


"Questo metodo di raggruppamento ci ha permesso di esaminare altre somiglianze tra i partecipanti di ogni gruppo, in termini di salute e funzione, che possono essere correlate alle differenze nei modelli di tempo di scrittura e di pensiero", ha affermato il primo coautore Benjamin Sweigart, biostatistico e dottorando della BU.


I ricercatori hanno scoperto che coloro che sono diventati più lenti a scrivere i simboli durante il test avevano una funzione fisica più scadente sui test della forza di presa e di velocità di cammino. Al contrario, coloro che hanno cambiato velocità nel tempo di pensiero hanno avuto punteggi più bassi sulla memoria e sui test di funzione esecutiva, suggerendo che il tempo di scrittura e il tempo di pensiero catturano diversi contributori alle prestazioni generali nel test.


Secondo i ricercatori, queste scoperte mostrano l'importanza di catturare ulteriori sfaccettature delle prestazioni dei test oltre i numeri del punteggio.


"È importante capire se le scarse prestazioni del test sono correlate alla funzione cognitiva compromessa oppure alla funzione motoria compromessa, per scegliere il trattamento corretto per ogni singolo paziente" aggiunge la Andersen. "L'incorporazione delle tecnologie digitali amplifica la nostra capacità di rilevare differenze sottili nel comportamento al test e nelle abilità funzionali, anche su test brevi della funzione cognitiva. Inoltre, queste metriche hanno il potenziale di essere indicatori molto precoci di disfunzione".

 

 

 


Fonte: Boston University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Stacy Andersen, Benjamin Sweigart, Nancy Glynn, Mary Wojczynski, Bharat Thyagarajan, Jonas Mengel-From, Stephen Thielke, Thomas Perls, David Libon, Rhoda Au, Stephanie Cosentino, Paola Sebastianion. Digital Technology Differentiates Graphomotor and Information Processing Speed Patterns of Behavior. Journal of Alzheimer's Disease, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.