Una sera della scorsa settimana, ho iniziato a tossire un po'. L'ho ignorato, considerandolo un effetto delle mie persistenti allergie. Alcune ore dopo mi sentivo malissimo. Avevo un brutto mal di testa, tremavo dai brividi e avevo 38,3°C di febbre. Un test per l'antigene Covid-19 in casa è stato immediatamente positivo nonostante abbia avuto tutte le vaccinazioni e i potenziatori Covid.
Per i due giorni successivi ho tossito molto, mi sentivo stanco e confuso a volte, e la febbre andava e veniva. Il respiro andava bene. Non avevo polmonite. Avevo un Covid lieve e il quarto giorno mi sentivo quasi normale. Una cosa che non è ancora tornata alla normalità è il mio senso del gusto. L'infezione Covid può influenzare sia il senso dell'olfatto (anosmia) che il senso del gusto (ageusia).
Il mio senso dell'olfatto è sparito da oltre dieci anni a causa del morbo di Alzheimer (MA), ma avevo un gusto quasi normale. Sin dall'inizio dell'infezione Covid, il senso del gusto si è ridotto e distorto. Le cose che un tempo avevano un sapore dolce ora non hanno gusto o sembrano amare. Il cioccolato non ha più un gusto accattivante. Il succo d'arancia ha solo un sapore aspro e salato. La perdita di odore e/o gusto è comune nelle persone con Covid, avviene in circa la metà dei soggetti, ma di solito ritorna con il tempo.
Un'altra cosa che non è ancora tornata alla normalità è la capacità cognitiva. Ieri ho dovuto chiedere a Lois (ndt: la moglie di Dan) il mio numero di telefono. Oggi lo so, ma non sono ancora acuto come vorrei essere. Il virus Covid entra facilmente nel cervello, anche nei casi lievi. I sintomi neurologici comuni includono mal di testa e lieve compromissione cognitiva (nebbia Covid), ma sono state riportate complicanze neurologiche più gravi, come atassia (perdita progressiva di coordinazione muscolare) e ictus.
È interessante notare che l'infezione Covid sembra aumentare leggermente la possibilità di contrarre il MA nell'anno successivo all'infezione. L'effetto è piccolo, ma è più pronunciato nelle donne over-85, che hanno circa il doppio (0,80% contro 0,48%) delle probabilità di ricevere la diagnosi di MA rispetto a quelle che non hanno avuto Covid (vedi tabella sopra).
Ho potuto trovare sorprendentemente poche informazioni sui possibili effetti dell'infezione Covid in coloro che hanno già il MA. Ci sono molti studi sugli effetti deleteri dell'isolamento durante i primi tempi della pandemia, ma non c'è quasi nulla che affronti la mia domanda più bruciante: quelli di noi che hanno già il MA avranno un'accelerazione del declino cognitivo se sono infettati dal Covid?
Immagino che la risposta sarebbe sì, ma non ho trovato studi di alta qualità che affrontino il problema. Continuerò a cercare e aggiornerò questo post se trovo la risposta.
Fonte: Daniel Gibbs in A Tattoo On My Brain (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.
Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.
Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.