Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Medico con demenza: 'Si vive con la demenza, non si soffre di essa'

Ci vuole un diavolo di donna per scoppiare a ridere al pensiero delle sue allucinazioni tortuose su telefoni che suonano, bambini che piangono e tasti di macchina da scrivere che battono.


La Dott.ssa Jennifer Bute è quel tipo di donna.


Nella trasmissione radiofonica The Doctor's Dementia (La demenza del dottore), Jennifer racconta la storia senza controsensi di ciò che significa vivere con questa condizione.


Lei aveva poco meno di 60 anni ed era un medico di famiglia occupato quando si è accorta che stava perdendo la memoria, un sintomo di cui ha incolpato l'invecchiamento.


Ma Jennifer ha poi ricevuto la diagnosi di demenza, e si è resa conto che le sue condizioni stavano peggiorando quando ha lasciato il pacco acquistato via internet sul piano di cottura e ha istintivamente acceso le quattro "cose roteanti". L'imballaggio in plastica si è fuso, mentre lei guardava. "E' stato solo quando le banane sono esplose che sono ritornata in me", dice.


Anche se è incredibilmente difficile per Jennifer passare dal dare lezioni istantanee al rispondere all'attacco immaginario di un sciame di api, il suo rifiuto a diventare una vittima è una boccata d'aria fresca.


Ti fidi di lei istintivamente quando dice che la demenza è una difficoltà, una sfida, non è la fine del mondo o una condanna a morte. Sì, lei è un medico, ma sta anche parlando per se stessa e per molti altri nella stessa situazione.


"Ho scoperto che quando le persone capivano che avevo la demenza mi evitavano", spiega. "Non sanno cosa dire". Così ha prodotto degli opuscoli per i suoi figli e i suoi amici per aiutarli a far fronte. E quando si è resa conto che non riusciva a trovare la strada di casa, ha comprato un navigatore satellitare.


E' un approccio pratico alla demenza, e ci ricorda che la vita va avanti per la persona coinvolta. Piccole strategie fanno molta strada. Lei trova utile Facebook perchè comporta frasi brevi e una foto della persona con la quale si sta interagendo, rendendo più facile ricordare chi è.


Anche cantare aiuta. "E' come un allenamento", dice. Se c'è qualche problema della demenza che butta giù Jennifer, viene accompagnato alla porta da questo racconto di affermazione della vita.


Come medico, lei è ben consapevole di quello che c'è in seguito, ma come cristiana semplicemente scrolla le spalle, perché tutti devono morire, non è così? "Si vive con la demenza, non si soffre di essa", dice lei. "Non siamo vittime".


Jennifer è tutt'altro. E' una fonte di ispirazione.

 

 

 


Fonte: Hannah Verdier in The Guardian (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.