La depressione cambia le sostanze chimiche nel cervello, la ragione per cui i ricercatori ora credono che la depressione può essere un fattore di rischio per lo sviluppo dell'Alzheimer o di un'altra demenza, in particolare se i sintomi della depressione cominciano dopo i 65 anni.
"Alcune delle sostanze chimiche e delle vie nervose che vengono interrotte quando insorge la depressione sono molto simili alle stesse interruzioni che ci sono nella demenza", ha detto il dottor Sharon Brangman, primario di Geriatria dell'Upstate Hospital.
Secondo i ricercatori, quando le persone diventano depresse, il corpo produce cortisolo in eccesso, che può danneggiare e ridurre la parte del cervello chiamata ippocampo. L'ippocampo è responsabile dell'apprendimento e della memoria a breve termine ed è una delle prime regioni colpite dalla demenza.
"Il cervello ha molte sostanze chimiche che lavorano insieme per sostenere la memoria e l'umore e i processi del pensiero e del giudizio", ha detto la Brangman. "E potrebbe essere che nelle prime fasi della depressione, quei cambiamenti chimici siano il segnale o l'inizio di qualcosa di più cronico, come l'Alzheimer".
La demenza può essere causata da varie malattie, compreso l'Alzheimer e la demenza vascolare. I ricercatori hanno scoperto che il rischio per questo tipo di demenza raddoppia tra le persone che avevano sofferto di depressione dopo i 50 anni. Hanno anche detto che la depressione provoca l'infiammazione nel corpo e che l'ispessimento dei vasi sanguigni rende difficile per il corpo pompare sangue e ossigeno al cervello.
"Abbiamo sempre più informazioni sui cambiamenti strutturali che ci verificano nel cervello depresso", ha detto la Brangman. "E ci sono anche cambiamenti strutturali che avvengono in un cervello che ha l'Alzheimer o una demenza correlata. E noi stiamo cercando il rapporto o il collegamento tra i due". I ricercatori stanno ancora cercando di determinare se l'assunzione di farmaci anti-depressione o l'utilizzo precoce di altri strumenti per gestire la depressione avrà effetti a lungo termine sullo sviluppo della demenza.
Gli esperti raccomandano una dieta sana, esercizio fisico e la partecipazione ad attività che soddisfano, per ridurre i rischi potenziali.
Pubblicato in rochester.ynn.com (> English version)- Traduzione di Franco Pellizzari.
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