Dimagranti per perdere 7 chili in 7 giorni, pillole, cerotti e creme in grado di curare cancro e Alzheimer e di garantire la giovinezza.
Sono questi i prodotti, dalle proprietà inesistenti, che vendeva una rete di società multate dall’Antitrust con una sanzione complessiva di oltre un milione di euro.
I sei operatori coinvolti, uno di diritto inglese, due svizzeri, uno sanmarinese e due italiani, sono le aziende Centum (300mila euro di multa), Xenalis, New Service Media , Quadratum, Royal Marketing Management (150mila euro a testa) e Cento (120mila euro). Dalle informazioni raccolte in ispezione dai funzionari Antitrust, secondo quanto rende noto un comunicato, risulta la totale invenzione dei contenuti informativi dei messaggi pubblicitari relativi a tutti i prodotti dimagranti e terapeutici.
I testi, le immagini scelte, nonché le fantasiose testimonianze erano, in realtà, il frutto di un semplice collage di informazioni appositamente concepito per indurre i consumatori all’acquisto dei prodotti. Privi di fondamenti scientifici anche i risultati promessi e le indicazioni utilizzate per i prodotti terapeutici che appaiono particolarmente gravi perché rivolti a soggetti che, affetti da patologie anche serie, risultano essere più vulnerabili e sensibili al messaggio pubblicitario.
Negli ultimi due anni, sono state acquistate 270mila confezioni di prodotti. Secondo l’Antitrust, la strategia è stata “artatamente concepita e parcellizzata per ricondurla ad un unico professionista estero, la società Xenalis di diritto inglese, occultando così l’operato di altri soggetti, anche italiani, con lo scopo di rendere oggettivamente difficile per il consumatore individuare chi fosse l’effettivo responsabile della vendita”.
Tutte le società coinvolte risultano legate da rapporti contrattuali che provano la strategia coordinata: l’attività di promozione verso i consumatori italiani dei prodotti ad opera di Xenalis, Cento, Centum e Nsm rientra peraltro in una organizzazione più estesa per la commercializzazione in tutto il mercato europeo.
L’Autorità ricorda che aveva immediatamente sospeso l’attività di tali operatori con provvedimento del giugno 2013, compresi i siti internet e i call center delle società coinvolte, ritenendo “l’esistenza di un danno grave ed irreparabile per i consumatori”, sottolinea la nota.
Al centro della rete, quindi, c’era proprio la società Xenalis Ltd, attiva, tra l’altro, proprio nel settore della vendita diretta a privati consumatori di prodotti dimagranti, servizi per la salute della persona e per la cura del corpo. La società italiana Cento Srl si occupa invece del commercio al dettaglio di prodotti per corrispondenza.
L’italiana New Service Media Srl (Nsm) è attiva nella prestazione di servizi tecnici informatici e gestisce e fornisce il supporto tecnico a Xenalis e Cento per la registrazione dei diversi siti internet. Quadratum Sa, di diritto svizzero, fornisce servizi tecnici informatici mentre la connazionale Royal Marketing Management Sa si occupa di analisi, contabilità, marketing, licensing di marchi, gestione di siti internet e software. Infine la Centum spa, di diritto sammarinese, attiva nella vendita a distanza di integratori, prodotti per la cura del corpo e del benessere.
Pubblicato in IlFattoQuotidiano.it
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