Nei giorni scorsi ha avuto luogo a Londra un vertice speciale sulla demenza, convocato dal primo ministro della Gran Bretagna, nell'ambito del suo periodo di presidenza del G8.
Durante il vertice è stata annunciata una serie di iniziative volte ad affrontare la malattia. La notizia principale uscita dal vertice, come ha riferito la BBC, è che le principali nazioni si sono impegnate a sviluppare una cura o un trattamento per la demenza entro il 2025.
Tra i progetti svelati, c'è quello del Medical Research Council (MRC), che ha sede nel Regno Unito, che sta investendo 55 milioni di euro per capire meglio come la demenza colpisce il cervello, come migliorare la diagnosi precoce e individuare i trattamenti per ritardarne la progressione. 29 milioni di dollari extra andranno alla Cognition and Brain Sciences Unit dell'MRC per capire meglio i meccanismi cognitivi del cervello e per usare le tecniche di imaging per identificare i primi segni della demenza.
Secondo The Independent, gli scienziati di demenza hanno detto che sono sicuri che ci potranno essere delle innovazioni importanti nella caccia ai trattamenti efficaci, entro i prossimi anni. E' stata annunciata nel corso del meeting anche l'intenzione dell'Alzheimer's Society di spendere almeno 109 milioni di euro per la ricerca sulla demenza nel prossimo decennio.
Nonostante le intenzioni sugli investimenti, le organizzazioni noprofit e i gruppi interessati hanno espresso preoccupazione per il livello incredibilmente basso dei finanziamenti. Maureen Baker, presidente del Royal College of General Practitioners, secondo PharmaTimes ha detto che "qualsiasi promessa di un aumento dei finanziamenti è benvenuta, ma siamo preoccupati che neanche i 154 milioni di euro annunciati per i prossimi 12 anni saranno sufficienti, visto il rapido aumento del numero di persone colpite da questa terribile malattia".
Pubblicato da Tim Sandle in digitaljournal.com (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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