Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'attore Omar Sharif colpito da Alzheimer

La star di Hollywood Omar Sharif è affetto da Alzheimer e fatica a ricordare i suoi film più celebri, ha rivelato suo figlio.


L'attore 83-enne di origine egiziana, che ha raggiunto la fama nel 1962, quando ha recitato in Lawrence d'Arabia e in seguito nel ruolo di protagonista in «Dottor Zivago» nel 1965, sta lottando con la malattia da tre anni.


Suo figlio Tarek El-Sharif ha rivelato che suo padre si è ritirato dalla carriera a causa della malattia, che confonde i nomi dei suoi film più famosi e dimentica dove sono stati girati.


Egli dice che suo padre sa di essere un attore famoso, ma confonde i fans che lo incontrano con persone che conosceva i cui nomi e volti ha dimenticato. Parlando al quotidiano spagnolo El Mundo, suo figlio, che è apparso all'età di otto anni nel Dottor Zivago come Yuri, ha detto:

"Mio padre ha l'Alzheimer. E' difficile determinare in quale fase. E' ovvio che non potrà mai migliorare e peggiorerà. Ci sono momenti della giornata in cui va meglio e altri in cui si sente confuso".

"Lui sa chi è, ma non conosce la ragione per cui le persone lo salutano. Quando qualcuno gli appare per la strada e si avvicina a lui, spesso pensa che sia una persona che conosceva, il cui nome e volto si è dimenticato, quando la maggior parte delle volte è solo un suo fan".

"Lui sa ancora che è un famoso attore. La perdita della memoria colpisce sopratutto delle cose specifiche, dettagli come quando era in un certo luogo o con chi ha recitato in un determinato film. Si ricorda, per esempio che era il dottor Zivago, ma non ricorda quando è stato girato. Può parlare del film, ma dimentica il titolo o lo chiama una cosa diversa da Lawrence d'Arabia".


El-Sharif, l'unico figlio del matrimonio della star con la ex moglie Faten Hamama, dice che suo padre rifiuta la sua malattia e non vuole fare esercizi per rallentare la sua avanzata. Egli ha rivelato che suo padre chiede di sua madre, dimenticando che è morta in gennaio.


Omar Sharif, la cui prestazione in Lawrence d'Arabia gli ha fatto ottenere una nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista e un Golden Globe come miglior attore non protagonista, ha ammesso in un'intervista nel luglio 2013 che tendeva a dimenticare molte cose, ma l'ha presentata come una cosa positiva, perché voleva dire non soffermarsi sul passato o sul futuro e pensare puramente al presente.


Ma in quel momento un portavoce della star aveva definito le illazioni che stesse lottando con l'Alzheimer e la demenza delle "semplici menzogne", affermando che il problema di cui stava soffrendo era una estrema stanchezza.


In uno dei suoi ultimi film Sharif aveva interpretato il ruolo di malato di Alzheimer, nel film francese del 2009 J'ai oublié de te dire (Ho dimenticato di dirti). Preparandosi per il ruolo, che descrive l'amicizia tra un uomo anziano e una giovane ragazza uscita dal carcere, si era recato negli ospedali e aveva interagito con i pazienti che avevano la malattia.


Attualmente sta passando la maggior parte del tempo in alberghi in Eqitto e trascorre il suo tempo di relax sulla terrazza dopo la prima colazione e ascolta musica dal vivo nel bar dell'hotel di notte. Sharif ha subito un intervento chirurgico di bypass triplo nel 1992, e ha subito un attacco di cuore leggero nel 1994. Fino al suo bypass, fumava 100 sigarette al giorno.


Sharif, il cui vero nome è Michel Demitri Chalhoub, si è laureato in matematica e fisica all'Università del Cairo e ha lavorato nel commercio del legname della sua famiglia prima di passare alla recitazione. Si è convertito all'Islam nel 1955 per sposare l'attrice egiziana Faten Hamama, hanno avuto un figlio, prima di divorziare nel 1974. Ha sempre sostenuto che lei era l'amore della sua vita e non si è mai risposato.


A parte la sua carriera di attore, ha anche la reputazione di essere uno dei migliori giocatori di bridge del mondo e aveva una rubrica fissa e ha scritto numerosi libri sull'argomento. Sharif ha dichiarato alla stampa nel 2006 che non ha più giocato a bridge, dicendo: "Ho deciso che non volevo più essere schiavo di una passione, tranne che per il mio lavoro. Ho avuto troppe passioni, il bridge, i cavalli, il gioco d'azzardo. Voglio vivere un tipo diverso di vita, stare con la mia famiglia di più perché non ho dato loro abbastanza tempo".


Egli è anche un fan della squadra di calcio dell'Hull City ed è stato insignito di una laurea honoris causa dall'Università di Hull nel 2010.

 

 

 

 

 


Fonte: Nicola Harley in The Telegraph (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.