Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Possibile diagnosi precoce di Alzheimer attraverso il movimento degli occhi

Possibile diagnosi precoce di Alzheimer attraverso il movimento degli occhi

Dei neurologi cileni dicono di aver trovato una chiave per la diagnosi precoce dell'Alzheimer, anche prima che si sviluppino la perdita di memoria e gli altri sintomi.


I ricercatori del Biomedical Neuroscience Institute del Cile (BNI) credono di poter identificare i primi stadi della demenza, e di altre malattie psichiatriche, attraverso l'osservazione dei modelli di movimento oculare e dell'attività elettrica del cervello. I neurologi studiano i pazienti mentre si muovono in un luogo virtuale, dove devono trovare le "chiavi" per completare un compito.


Il neurologo Enzo Brunetti ha detto che i test sono riusciti a rilevare molto in anticipo dei segni di deterioramento cognitivo in pazienti che apparentemente NON presentavano sintomi di Alzheimer.


Nel video qui sotto, il neurologo e ricercatore Enzo Brunetti dice:

"In questo studio, abbiamo fatto eseguire dei compiti di navigazione spaziale al computer e, con l'aiuto di un software, abbiamo esaminato nel dettaglio quali sono state le prime funzioni ad alterarsi nei pazienti di Alzheimer.

"Ci siamo focalizzati su una funzione molto specifica, legata alla codifica e allo sviluppo della memoria cognitiva, che aiuta le persone a spostarsi nell'ambiente fisico. Questa è una delle funzioni cognitive che sono alterate nei pazienti con Alzheimer e abbiamo osservato che sono alterate fin dalle fasi molto precoci.

"Pertanto riteniamo che questo sia un biomarcatore della malattia, che ci darebbe l'opportunità di diagnosticarla precocemente".


Brunetti dice che, durante la navigazione nella "stanza" virtuale, i pazienti che probabilmente svilupperanno una qualche forma di demenza fanno movimenti oculari simili a quelli di chi è in una fase avanzata della malattia. Con l'aiuto di elettrodi che misurano l'attività elettrica del cervello, i neurologi eseguono test di elettroencefalogramma (EEG) non invasivi sui pazienti, mentre si muovono nell'universo prodotto dal computer.


Sono necessari ulteriori test e una sperimentazione clinica più grande prima che il trattamento sia diffuso. Una diagnosi precoce di Alzheimer può aiutare non solo i pazienti e le loro famiglie a pianificare meglio il futuro, ma può offrire loro anche la possibilità di ritardare i sintomi con farmaci e altri trattamenti esistenti.


L'Alzheimer è molto difficile da rilevare fino a quando non è passato da una lieve perdita di memoria alla compromissione chiara. I pazienti alla fine perdono ogni capacità di prendersi cura di loro stessi.

 

 


Fonte: Roselle Chen in Reuters.com (> English text)  - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.