Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Animali domestici robot potrebbero essere un grande aiuto nella demenza

Jennie ha grandi occhi marroni, una morbida pelliccia dorata e una coda che non smette di scodinzolare. Gratta dietro le sue orecchie flosce, e lei si piega ancora di più. Abbaia persino, a comando.


Ma Jennie non è un cane. È un prototipo di Tombot, un robot-cucciolo da compagnia sviluppato da una società di Santa Clarita, in California, che ha lo stesso nome di questo strumento per dare confort alle persone con demenza.


La Tombot è una delle poche aziende che lavorano sulla prossima generazione di robot sociali, progettati con in mente le esigenze, e il reddito fisso, degli anziani.


La solitudine è certamente un grosso problema per gli adulti di mezza età e quelli anziani; un'indagine del 2018 ha rilevato che circa un terzo degli over-45 si sente solo. E oltre il 20% degli over-60 è affetto da disturbi neurologici e mentali, compresa la demenza, che può scatenare depressione e ansia insieme a problemi cognitivi.


La ricerca ha collegato la terapia assistita dagli animali al miglioramento dell'umore e della qualità di vita degli anziani, compresi quelli con demenza. La giuria è ancora fuori [per decidere] se gli animali robotici sono efficaci quanto le loro controparti in carne ed ossa, ma una recente rassegna di studi sui 'robopet' per pazienti con demenza ha collegato il tempo trascorso con i robot a livelli più bassi di depressione e agitazione.


E poiché non c'è bisogno di portarli a camminare, di farli mangiare o di visite veterinarie, gli automi affettuosi come il Tombot sono considerati un'opzione a bassa manutenzione per le persone che non sono più in grado di prendersi cura di un animale domestico.


"Gli animali domestici hanno un ruolo di compagnia importante qualunque sia la tua età", ha detto Andrew Sixsmith, direttore del Science and Technology for Aging Research Institute della Simon Fraser University di Vancouver in Canada. "Per alcune persone con demenza, un animale domestico vero potrebbe non essere gestibile, quindi questo potrebbe aiutare".


Monica Moreno, un alto dirigente all'Alzheimer's Association, ha espresso sentimenti simili: "La ricerca sugli animali domestici e sulle persone con demenza è alquanto limitata e tutt'altro che conclusiva, ma ci sono prove aneddotiche che suggeriscono che questo tipo di interazione può aiutare alcune persone che vivono con Alzheimer da moderata a grave o con altre forme di demenza".


I robot da compagnia sono sul mercato da anni. PARO, un cucciolo di foca dagli occhi da cerbiatto, usato nelle case di cura sin dai primi anni 2000, ha dimostrato di calmare gli anziani con il suo tubare e le pinne che si agitano delicatamente. I nuovi arrivi sul mercato, come la riproposizione del 2018 dell'amato cane robot Aibo di Sony, sono dotati di connettività internet e riconoscimento facciale.


Sono adorabili e, con poche eccezioni, molto costosi. Aibo ti costa $ 2.900, PARO migliaia in più. Quei cartellini dei prezzi mettono i robot compatti di fascia alta fuori dalla portata di molti anziani negli Stati Uniti, dove milioni di anziani vivono al limite o sotto il livello federale di povertà.


Il CEO e creatore di Tombot, Tom Stevens, ha capito questo in prima persona quando ha cercato di trovare un compagno robotico per sua madre, che ha dovuto abbandonare il suo amato cane dopo avere avuto la diagnosi di Alzheimer. "Erano troppo semplicistici, o erano ridicolmente costosi", ha detto Stevens di altre opzioni robotiche. "Non c'era nulla nel mezzo che fosse al tempo stesso avanzato ed economico".


Tombot e un'altra compagnia di robot da compagnia, la Ageless Innovation, stanno cercando di colmare questa lacuna con robot realistici che non svuotano il conto bancario. Il cucciolo di Tombot si venderà al dettaglio per $ 500. Cani e gatti 'Joy for All' di Ageless Innovation sono meno realistici, ma costano solo $ 100.


Ma è davvero possibile creare un animale domestico robotico a basso costo i cui proprietari possono amare? Molti robot progettati per sembrare una cosa reale diventano raccapriccianti piuttosto che adorabili, un fenomeno che i robotisti conoscono come la 'valle misteriosa'.


Stevens ha detto che il trucco consiste nel focalizzarsi su un piccolo insieme di comportamenti realistici: i movimenti della testa da cucciolo di Tombot, le espressioni facciali e quella coda costantemente scodinzolante. Il resto - come apparire di respirare - si può tralasciare.


In ogni caso, la Moreno ha detto che i robot da compagnia dovrebbero essere usati per integrare le interazioni con i propri cari e coloro che si prendono cura di loro, quindi non sostituirli. Interagire con un robopet potrebbe non funzionare per tutti i malati di demenza, ha aggiunto Sixsmith, "ma se aiuta alcune persone, allora è grandioso".

 

 

 


Fonte: Jaclyn Jeffrey-Wilensky in NBC News (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)