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Biogen/Eisai blocca 2 studi in fase avanzata di farmaci per l'Alzheimer

biogen offices

Venerdì scorso (13 settembre 2019), la società di biotecnologie Biogen e il suo partner Eisai ha annunciato l'intenzione di abbandonare due studi clinici del farmaco elenbecestat per il trattamento del morbo di Alzheimer (MA).


La decisione di terminare gli studi è venuta dopo che un comitato di controllo dei dati sulla sicurezza ha rilevato che i benefici della somministrazione di elenbecestat non superano i rischi.


Nel mese di marzo, le società avevano interrotto altri due studi di fase avanzata di un altro farmaco per MA, l'aducanumab. L'elenbecestat e l'aducanumab erano entrambi inibitori BACE (β-site Amyloid Cleaving Enzyme), farmaci che limitano la produzione dei componenti principali delle placche amiloidi presenti nei pazienti di MA.


I due studi di fase III, chiamati MISSION AD1 e AD2, erano stati progettati per testare la sicurezza e l'efficacia dell'elenbecestat in 2.100 pazienti con decadimento cognitivo lieve o MA precoce.


Nel comunicato stampa della società il responsabile clinico Lynn Kramer: “Siamo molto delusi dalla notizia, e intendiamo imparare da questi dati e continuare a impegnarci con i pazienti e i ricercatori per perseguire la scoperta di nuovi farmaci per il MA”.


Altre aziende farmaceutiche come Amgen e AstraZeneca hanno smesso gli esperimenti sugli inibitori BACE nel passato, secondo la Reuters. Nel contempo Biogen e Eisai continuano lo studio di Fase III dell'anticorpo BAN2401 anti-amiloide-β.

 

 

 


Fonte: Emily Makowski in The Scientist (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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