Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Biogen/Eisai chiedono alla FDA l'approvazione per un farmaco di Alzheimer

Biogen/Eisai hanno annunciato oggi che chiederanno alla FDA l'approvazione per commercializzare il farmaco aducanumab, un trattamento sperimentale per il morbo di Alzheimer (MA) precoce, a seguito di una nuova analisi che ha mostrato una riduzione del declino clinico nelle persone con MA precoce.


Gli studi clinici ENGAGE ed EMERGE di Fase 3 erano stati sospesi a marzo 2019 a seguito di una analisi di inutilità eseguita da un comitato indipendente di monitoraggio, secondo il quale gli esperimenti avevano scarse probabilità di successo.


Dopo l'interruzione di ENGAGE ed EMERGE, si sono resi disponibili dati aggiuntivi su questi studi. Dopo aver rivisto questo set più grande di dati della fase 3 di EMERGE, la Biogen, in stretta consultazione con la Food and Drug Administration (FDA), ha scoperto che l'aducanumab aveva dato vantaggi significativi ai pazienti.


Questi miglioramenti erano collegati alla cognizione e al funzionamento, inclusi la memoria, l'orientamento e il linguaggio, oltre a migliorare le attività quotidiane, come gestire le finanze personali, eseguire lavori domestici, e viaggiare indipendentemente  fuori casa.


La discrepanza tra la precedente analisi di inutilità del farmaco e la nuova analisi del dataset più grande è in gran parte dovuta alla maggiore esposizione dei pazienti a una dose alta di aducanumab.


Il MA è la forma più comune di demenza, il termine collettivo di una serie di condizioni neurologiche degenerative che colpiscono la memoria, il pensiero, il comportamento e le emozioni. Non esiste una cura per la demenza e dal 2002 non c'è stato nessun nuovo trattamento per i sintomi della demenza.


Se approvato, l'aducanumab diventerebbe la prima terapia a ridurre il declino clinico del MA e sarebbe anche la prima terapia a dimostrare che la rimozione dell'amiloide-beta ha risultati clinici migliori.


Paola Barbarino, Amministratrice Delegata di ADI, ha dichiarato:

“Questa incredibile innovazione terapeutica di Biogen è come un raggio di sole, il primo che vediamo da molto, molto tempo. Non riesco a sopravvalutare l'importanza di questo annuncio oggi, poiché darà anche nuovo impulso al mercato per la scoperta di altre cure farmaceutiche. Voglio sottolineare a tutti coloro che ora vivono con demenza che l'aducanumab non è ancora stato approvato e che si dovrà fornire altro materiale alle autorità di regolamentazione, ma è la luce alla fine del tunnel di cui stiamo sperando da tanto tempo!”


Samantha Budd Haeberlein, Vice Presidente dello sviluppo clinico di fase avanzata alla Biogen, ha dichiarato:

“Crediamo che questi risultati positivi dell'aducanumab rappresentino un punto di svolta per i pazienti, i caregiver, i medici e gli scienziati impegnati a lottare contro il MA. Non vediamo l'ora di lavorare con la FDA e le autorità di regolamentazione di tutto il mondo per trovare un percorso che renda il farmaco disponibile per i pazienti. Ancora più importante, prevediamo un futuro in cui i medici possono finalmente avere una opzione da offrire ai pazienti per contribuire a ridurre il declino clinico nel MA“.


Kate Swaffer, presidente, CEO e co-fondatrice di Dementia Alliance International (DAI), ha dichiarato:

“È sia con eccitazione, che con una certa apprensione che le persone con diagnosi di demenza ricevono questa notizia. Per troppo tempo l'attenzione è stata solo su una cura, e abbiamo anche avuto molti esperimenti falliti. Sapere che forse siamo vicini a un farmaco che modifica la malattia, come abbiamo fatto per tante altre condizioni croniche come il diabete, aumenta la speranza per tutti noi”.


Siamo sicuri che la Biogen lavorerà per ottenere l'approvazione di commercializzare l'aducanumab il più presto possibile, lavorando a stretto contatto con le autorità di regolamentazione, le commissioni di revisione istituzionali e i ricercatori principali. L'azienda ha in programma di presentare la Biologics License Application alla FDA entro l'inizio del 2020 e continuerà a dialogare con le autorità di regolamentazione dei mercati internazionali.


La sperimentazione clinica di questo farmaco non è aperta a nuovi pazienti al momento, ma la Biogen si propone di offrire l'aducanumab ai pazienti idonei arruolati in precedenza in studi clinici. L'ADI continuerà a collaborare con Biogen e Eisai, e promuoverà miglioramenti per l'individuazione e la diagnosi, la disponibilità di specialisti e l'accesso ai centri sanitari, per sostenere l'eventuale introduzione dell'aducanumab.


Ulteriori informazioni su questo nuovo farmaco innovativo saranno disponibili durante la 34a Conferenza Internazionale dell'ADI a Singapore, in marzo 2020.


Per rispondere a qualsiasi domanda che potreste avere, la Biogen ha creato un sito web con le informazioni per i pazienti e i caregiver, ai partecipanti alla sperimentazione iscritti in precedenza, ai ricercatori principali e a medici esperti cruciali negli Stati Uniti (https://biogenalzheimers.com).


Per altri dettagli, qui c'è il comunicato stampa di Biogen.

 

 

 


Fonte: Alzheimer's Disease International (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.