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Scansione cerebrale può individuare l'Alzheimer in 1 ora.

Scienziati hanno scoperto che una PET, di solito utilizzata per individuare i tumori, è in grado di identificare i primi segni di demenza, misurando l'attività del cervello, in meno di 60 minuti.

Quarantaquattro persone sane sono state studiate, 40 con Alzheimer e 94 con decadimento cognitivo lieve (MCI).

Nel gruppo sano la scansione ha mostrato alti livelli di attività cerebrale misurando la quantità di glucosio utilizzata dalle cellule nel cervello, ma in quelli con MCI e Alzheimer l'attività era ridotta. Gli esperti ritengono che questa tecnica darà ai medici una prova inconfutabile che un paziente è destinato a sviluppare l'Alzheimer.

Al momento i pazienti devono sottostare a sei mesi di test di memoria prima di poter ricevere tutti i risultati della loro situazione. Il Prof. Karl Herholz, che ha guidato la ricerca all'Università di Manchester, ha detto che questo potrebbe accelerare rapidamente  il processo di trovare un farmaco per fermare il progredire della malattia. "La scansione dura da 10 a 20 minuti e la valutazione in 30 minuti", ha detto al Daily Express.

 

 


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Pubblicato in Times of India il 3 agosto 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

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