Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come ti prendi cura di un alcolista con Alzheimer?

Quando qualcuno ha una storia di abuso di alcol e sviluppa anche il morbo di Alzheimer (MA), la situazione può diventare molto impegnativa per i caregiver.


La combinazione alcol-demenza causa un declino più rapido delle competenze necessarie per funzionare in modo indipendente, come nelle attività della vita quotidiana, e peggiorano anche i problemi comportamentali. Solleva preoccupazioni sulla sicurezza per l'individuo e per il caregiver.


Inoltre, la persona può assumere farmaci, che può aumentare il rischio di interazioni farmacologiche gravi che possono causare cadute, aumentare il disorientamento e la confusione e innescare sanguinamento interno, problemi cardiaci e/o altri problemi di salute.


L'abuso di alcol è molto probabilmente in atto da molto tempo, quindi è un comportamento difficile da cambiare rapidamente o completamente. L'individuo interessato non ricorda quanto beve e probabilmente resisterà ai tentativi di ridurre il bere. Probabilmente trascura anche la nutrizione, l'idratazione e l'igiene.


Prima di rimuovere l'alcol da casa, il caregiver dovrebbe verificare con il medico della persona interessata se sarà dannoso per la sua salute, causando grave astinenza o altri effetti collaterali non voluti.


La famiglia e gli amici dovrebbero essere informati della questione e ci si deve assicurare che non diano alla persona nessun tipo di alcol. Il caregiver dovrebbe anche limitare l'accesso ai soldi per l'acquisto di alcolici e informare i negozi di generi alimentari di non consegnarli a casa.


Alcuni individui sono in una fase del MA in cui potrebbero non notare se la loro bevanda alcolica normale è stata sostituita da versioni non alcoliche o con poco alcol. Ad esempio, in una normale bottiglia di vino potrebbe essere messo del vino non alcoolico o birra non alcolica in una bottiglia di birra, e serviti.


Alcolismo e MA possono causare esplosioni di rabbia e un comportamento a volte violento, quindi i caregiver dovrebbero prevedere alcune misure di sicurezza. Se una situazione va fuori controllo, il caregiver dovrebbe togliere immediatamente la persona da essa, chiamare il 112 e cercare un aiuto professionale.


Inoltre, per la sicurezza degli individui interessati, gli oggetti taglienti e le armi devono essere rimossi dalla casa. Le porte devono essere protette e aggiunti allarmi. Le chiavi della macchina dovrebbero essere rimosse o la macchina disattivata. I prodotti per l'igiene o i liquidi tossici dovrebbero essere bloccati in quanto potrebbero essere confusi con le bevande.


La riabilitazione tradizionale dall'alcol non è un'opzione realistica: poiché il cervello si sta deteriorando per i danni causati dalla malattia, per quelli con MA è difficile, se non impossibile, prendere buone decisioni e formare nuove abitudini e/o modi di pensare (le terapie offerte alla riabilitazione).


Spesso, l'individuo è ricoverato in ospedale per la disintossicazione dall'alcool e poi in seguito spostato in una comunità protetta di assistenza alla memoria in cui non c'è accesso all'alcool.


I caregiver non sono soli nel viaggio e dovrebbero cercare aiuto da gruppi di supporto virtuali o in persona, auto-mutuo-aiuto, associazioni Alzheimer, medici di assistenza primaria e/o centri di trattamento delle dipendenze.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.