Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Usa antecedenti e conseguenze per gestire i comportamenti di demenza

Nel mio ultimo post ho descritto l'approccio ABC (Antecedenti, Behaviors = comportamenti, Conseguenze) e come valutare gli antecedenti e le conseguenze che potrebbero influenzare o causare comportamenti indesiderati nella demenza. In questo post, esaminerò come usare l'ABC per creare un registro di comportamenti e gestire i problemi della demenza.

 

Creare un registro dei comportamenti

I registri del comportamento possono aiutarti a identificare gli antecedenti e le conseguenze dei comportamenti e, soprattutto, aiutarti a tracciarli per vedere se i tuoi interventi riescono a ridurre i comportamenti indesiderati e ad aumentare quelli desiderati. I registri del comportamento possono anche mostrarti che a volte le tue azioni possono peggiorare involontariamente le cose!


Perché un comportamento dovrebbe peggiorare? Bene, se la persona cara urla ogni volta che cerchi di farle il bagno, finché non ti arrendi e lo salti, lei può 'imparare' che urlando può evitare cose che non le piacciono. Può quindi iniziare a urlare quando le chiedi di fare altre cose che non vuole fare, come vestirsi o uscire dalla macchina.

 

Usando l'esempio sopra, completiamo un registro di comportamenti:

Antecedenti (includi data, ora, luogo, persona presente ed eventi)

  • Domenica, ore 15
  • Io e il mio caro
  • Tempo di fare il bagno

Comportamento (specifico, osservabile, misurabile - frequenza e/o durata)

  • Urla per 7 minuti

Conseguenza (come sono cambiate le cose?)

  • Decisione di saltare il bagno quel giorno

 

Ecco un'altra registrazione di comportamento:

Antecedenti

  • Ho avuto problemi a dormire nella notte, è rimasta a letto fino a tardi, ha saltato la colazione e ha pranzato prima.

Comportamento

  • Alle 14 ha iniziato a urlare e a pestare i piedi per 15 minuti finché non le ho offerto uno spuntino.

Conseguenza

  • Le ho fatto un sandwich e poi mi sono buttata con lei sul letto e lei ha fatto un pisolino.

 

Usare l'ABC per cambiare i comportamenti

Una volta che sei in grado di identificare antecedenti, comportamenti e conseguenze, puoi iniziare a provare a cambiare il comportamento. Ad esempio, vuoi che il tuo caro diminuisca (o smetta) di urlare. Quindi devi decidere cosa vuoi che faccia invece, il comportamento desiderato: in questo caso, fare il bagno.


Il prossimo passo coinvolge una certa creatività. Per scegliere un intervento, è necessario decidere come cambiare l'ambiente per indurre il comportamento desiderato. Potrebbero esserci molte cose che puoi provare a cambiare, ma è importante fare solo un cambiamento alla volta in modo da capire cosa ha funzionato e cosa no.


Per aiutare il tuo caro a fare il bagno, potresti iniziare facendolo sedere su uno sgabello vicino alla vasca e mettere i piedi nell'acqua calda. Se questo intervento funziona, non urla più e ora è felice di scivolare nella vasca e lavarsi, è fantastico; puoi fermarti lì!


Se non succede così, devi rivalutare l'intervento e provare qualcosa di nuovo. Ad esempio, forse la prossima volta puoi provare con la sua musica preferita in bagno.

 

La pratica rende perfetti; arruola famiglia e amici per aiutare

Usare l'ABC per cambiare il comportamento richiede pratica. Dovresti iniziare tenendo un registro per te stesso, che includa antecedenti, comportamenti e conseguenze, come quello sopra. Quindi puoi scegliere un intervento e cercare di trovare qualcosa che funziona.


Non scoraggiarti: il primo intervento che tenti potrebbe non funzionare. Inoltre, non è necessario provare a capire da solo un intervento. Questo è un ottimo momento per coinvolgere il tuo team di assistenza: famiglia, amici e professionisti che possono aiutarti a pensare gli interventi da provare.


Consideriamo un esempio per illustrare come usre l'ABC:

  • Circa un'ora dopo che i nipoti vengono a trovarci, mia moglie diventa agitata. Le piaceva giocare con loro, ma ora finisce per urlare e dire cose cattive. Innervosisce tutti e la visita spesso finisce bruscamente. Non sono sicuro che cosa c'è di sbagliato o cosa fare.

  • Tenere un registro del comportamento per identificare gli antecedenti e le conseguenze sul comportamento può aiutarti a capire perché la tua amata si arrabbia. Forse i nipoti sono in casa proprio prima della cena, che quindi viene servita più tardi del solito.

    Cambiare il tempo della visita può ridurre o eliminare il problema. Potrebbero esserci molte altre ragioni e un registro del comportamento può fornire indizi su cosa provare dopo, se il primo intervento non funziona.

 

 

 


Fonte: Andrew Budson MD, professore di neurologia alla Boston University e all'Università di Harvard.

Pubblicato su Psychology Today (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.