Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Quanta perdita di memoria è normale nell'invecchiamento?

Hai guidato dal lavoro a casa lungo lo stesso percorso negli ultimi 5 anni, ma, ultimamente, ti fermi allo stesso incrocio, con la difficoltà a ricordare se devi girare a destra o a sinistra. Molte occasioni nella vita di tutti i giorni possono farci mettere in dubbio se i vuoti di memoria sono normali, un segno di declino cognitivo o persino l'inizio della demenza.

Il primo istinto potrebbe dirci che ciò è dovuto al deterioramento del cervello. Ed è vero che, quando invecchiamo, le cellule cerebrali, come nel resto del corpo, si riducono. Mantengono anche meno connessioni con altri neuroni e trattengono meno prodotti chimici necessari per inviare messaggi ad altri neuroni.

Ma non tutti i vuoti di memoria sono dovuti a cambiamenti legati all'età nei neuroni. In molti casi, i fattori che li causano sono più banali, come stanchezza, ansia o distrazioni.

 

Un po' di dimenticanza è normale

Il nostro sistema di memoria è costruito in modo tale che un certo grado di dimenticanza è normale. Questo non è un difetto, ma una caratteristica. Mantenere i ricordi non solo drena il nostro metabolismo, ma troppe informazioni inutili possono rallentare o ostacolare il recupero di ricordi specifici.

Sfortunatamente, non dipende sempre da noi decidere cosa è importante e che dovrebbe essere ricordato. Il nostro cervello lo fa per noi. In generale, il nostro cervello preferisce le informazioni sociali (gli ultimi pettegolezzi), ma scarta facilmente le informazioni astratte (come i numeri).

La perdita di memoria diventa un problema quando inizia a influire sulla tua vita quotidiana tipica. Non è un grosso problema se non ti ricordi di girare a destra o a sinistra. Tuttavia, dimenticare il motivo per cui sei al volante, dove dovresti andare o anche come guidare non è normale. Questi sono segni che qualcosa potrebbe non essere giusto e dovrebbe essere ulteriormente studiato.

 

Poi c'è il lieve deterioramento cognitivo

La strada tra la perdita di memoria associata all'invecchiamento e la perdita di memoria più preoccupante è chiamato lieve deterioramento cognitivo (MCI, mild cognitive impairment). Il grado di deterioramento può rimanere stabile, migliorare o peggiorare. Tuttavia, esso indica un aumento del rischio (da 3 a 5 volte) di una malattia neurodegenerativa futura, come la demenza. Ogni anno, circa il 10-15% delle persone con MCI sviluppa la demenza.

Per le persone con MCI, si danneggia gradualmente e sempre più significativamente nel tempo la capacità di eseguire le attività abituali. Oltre alla perdita di memoria, possono arrivare altri problemi con il linguaggio, il pensiero e il processo decisionale.

Una diagnosi di MCI può essere una spada a doppio taglio. Conferma la preoccupazione degli anziani che la loro perdita di memoria è anormale e solleva inoltre preoccupazioni che possa diventare demenza. Ma può anche portare ad esplorare un potenziale trattamento e a pianificare per il futuro.

 

Perdere la strada può essere un primo indicatore

Si ritiene che il deterioramento della navigazione sia un indicatore precoce del morbo di Alzheimer (MA), il tipo più comune di demenza. Gli studi sulla risonanza magnetica (MRI) hanno dimostrato che le aree che sottendono specificamente i ricordi del nostro ambiente spaziale sono le prime ad essere influenzate da questa malattia degenerativa.

Quindi, un notevole aumento delle occasioni di perdersi potrebbe essere un segnale di avvertimento che ci saranno difficoltà più pronunciate e diffuse in futuro. Dato il legame predittivo tra il calo della capacità di trovare la strada e la demenza, c'è un incentivo a sviluppare e utilizzare test standard per rilevare i deficit il più presto possibile.

Attualmente, la letteratura scientifica descrive diversi approcci, che vanno dai test penna/carta e la realtà virtuale, alla navigazione nella vita reale, ma non esiste ancora uno standard di riferimento. Una sfida specifica è sviluppare un test accurato, economico e facile da somministrare nella giornata frenetica in clinica.

Abbiamo sviluppato un test di 5 minuti che usa la memoria scenica per rappresentare l'abilità di ricerca. Chiediamo ai partecipanti di ricordare immagini di case e in seguito testiamo la loro capacità di distinguere tra le immagini viste prima e una serie di immagini nuove di case.

Abbiamo scoperto che il test funziona bene nel prevedere variazioni naturali nell'abilità dei giovani sani di trovare la strada, ma attualmente stiamo ancora valutando l'efficacia del test negli anziani.

 

Cerca aiuto quando i tuoi vuoti di memoria sono costanti

Mentre i vuoti di memoria di ogni giorno non sono qualcosa di cui dovremmo preoccuparci troppo, è prudente cercare consigli sanitari professionali, come dal tuo medico di famiglia, quando tali deterioramenti diventano più marcati e continui.

Sebbene attualmente non esista ancora alcuna cura per il MA, la rilevazione precoce ti permetterà di pianificare il futuro e una gestione più mirata del disturbo.

 

 

 


Fonte: Oliver Baumann (prof. assistente) e Cindy Jones (prof.ssa associata di scienze comportamentali), Bond University

Pubblicato su The Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)