Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dan Gibbs: Scansioni PET amiloide e tau del mio cervello

Temporal lobe tau scans over time for Dan GibbsScansioni PET del mio cervello a livello degli occhi e dei lobi temporali anteriori. Giallo, arancione e rosso rappresentano concentrazioni crescenti di tau (Il rosso scuro negli occhi è l'etichettatura fuori target che appare anche nelle persone normali.)

Nel 2015 mi sono offerto volontario a uno studio longitudinale per una nuova scansione PET- tau con l'uso del tracciante radioattivo [18F]-AV1451, che da allora è stato approvato per uso commerciale con il nome di Flortaucipir. Insieme alla scansione PET tau, ho avuto una scansione PET amiloide con il tracciante 11C-PiB, una risonanza magnetica ad alta risoluzione, e test cognitivi approfonditi.


Tutti questi test sono stati ripetuti nel 2018 e nel 2022. Diamo un'occhiata prima all'amiloide. Nel 2015, c'era una moderata quantità di amiloide nelle regioni corticali del cervello, specialmente nei lobi prefrontali e frontali. In quel momento, avevo un senso lieve e soggettivo di compromissione cognitiva, ma i miei test cognitivi oggettivi erano ancora normali.


Nel 2016 mi sono iscritto a uno studio clinico [randomizzato] per l'anticorpo monoclonale anti-amiloide aducanumab. Per 18 mesi ho ricevuto infusioni mensili di quello che si è rivelato essere placebo. Nel settembre 2017, ho partecipato a uno studio di estensione in aperto durante il quale ho ricevuto un farmaco attivo ogni mese.


Poco prima di Natale, ho sviluppato il mal di testa più grave della mia vita, combinato con forte confusione e pressione sanguigna estremamente alta che ha richiesto cure in terapia intensiva. Ho discusso di questo grave episodio di ARIA (amyloid-related imaging anomalies, anomalie di scansione correlate all'amiloide) nel capitolo 13 del mio libro A Tattoo on my Brain e in un caso clinico pubblicato su Alzheimer's & Dementia. Come si vede nella risonanza magnetica in alto, avevo prove di gonfiore in più aree di tutto il cervello.


Ci sono voluti circa sei mesi per riprendermi completamente dall'episodio ARIA. Sono tornato all'UCSF per un'altra serie di scansioni PET circa nove mesi dopo l'evento ARIA. Come si vede nella scansione PET amiloide sopra, nel 2018 c'era effettivamente meno amiloide nel mio cervello. Come ora sappiamo, l'aducanumab e i farmaci simili sono abbastanza efficaci nel rimuovere l'amiloide dal cervello, e dopo solo quattro dosi, era di meno nel mio cervello. Tuttavia, quel vantaggio non è continuato. Nell'ultima scansione PET amiloide sopra, nel mese scorso (settembre 2022) l'amiloide era tornata e progredita.


E la tau? Ricordiamo che la tau è la proteina anormale presente nei grovigli neurofibrillari dell'Alzheimer. Può prima essere rilevata alcuni anni prima dell'inizio della compromissione cognitiva. Nelle scansioni PET tau, si vede che nel 2015, quando avevo un danno cognitivo molto lieve, c'era solo l'inizio della deposizione di tau nei lobi temporali anteriori, in particolare a sinistra. Nel 2018 e di nuovo nel 2022, la tau si era diffusa su entrambi i lati.


Questa è la parte del cervello in cui la memoria a breve termine viene consolidata in memoria a lungo termine, quindi non sorprende che il mio test cognitivo mostri un peggioramento della memoria verbale. Ma il resto del mio cervello sembra ancora abbastanza buono, sia sulle scansioni PET che nei test cognitivi.


Cosa si può dedurre? Sono molto incoraggiato da questi studi. Il mio Alzheimer sta progredendo molto lentamente. Il danno al cervello è limitato principalmente ai lobi temporali e ai centri olfattivi. L'ampio test cognitivo ora mi mette nella zona di confine tra lieve compromissione cognitiva e lieve demenza. Sono ancora in gran parte indipendente nelle attività della vita quotidiana, anche se ora mi affido a mia moglie per gestire le finanze familiari. Posso ancora leggere e scrivo quasi ogni giorno.


Non so esattamente perché il mio Alzheimer sta procedendo così lentamente. Forse ho un fattore genetico non identificato che contrasta gli effetti dei due alleli ApoE-4. Forse ho abbastanza riserva cognitiva per far funzionare il cervello per un po' di tempo. Forse i cambiamenti nello stile di vita che ho adottato stanno facendo la differenza. Forse le quattro dosi di aducanumab hanno fatto qualcosa di utile (anche se penso che sia improbabile). Qualunque sia la causa, la vita è ancora buona e ho intenzione di continuare a fare tutto il possibile per mantenerla così.

 

 

 


Fonte: Daniel Gibbs in A Tattoo On My Brain (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

I tuoi ricordi sono governati da timer nascosti nel tuo cervello

10.12.2025 | Ricerche

Uno dei compiti più essenziali del cervello è decidere quali esperienze immagazzinare co...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)