Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Gary Small: L'ansia da test di Alzheimer

L'amiloide da solo non conferma che l'Alzheimer stia progredendo rapidamente.

amyloid plaques between neuronsPlacche di amiloide attorno a un neurone (Fonte: image fx / freepik.com)

Quando ho partecipato all'invenzione della prima scansione PET (tomografia a emissione di positroni) per visualizzare l'amiloide cerebrale e la tau - l'evidenza fisica del morbo di Alzheimer (MA) - non ho previsto l'impatto mentale angosciante che i risultati di questi test avrebbero potuto avere sulla psiche delle persone che li ricevono e che avevano solo lievi problemi di memoria. Prevedo che ansie simili emergeranno con i nuovi esami del sangue che possono diagnosticare con precisione il MA.


Sebbene la presenza di amiloide aumenti il rischio di MA, non garantisce che la malattia insorgerà realmente, potrebbe non arrivare mai. Ricevere i risultati di tali scansioni o esami del sangue può portare un aumento di ansia, e la percezione infondata che si sta rapidamente perdendo la capacità di pensare, ricordare e godersi la vita.


Prima che una persona sviluppi la demenza del MA (il declino cognitivo che rende dipendenti da altri), passa prima dall'oblio normale legato all'età al lieve decadimento cognitivo (MCI, mild cognitive impairment), un problema di memoria più impegnativo che non interrompe l'indipendenza ma aumenta il rischio di demenza.


Sempre più persone si stanno sottoponendo a queste scansioni e a questi esami del sangue ,perché è necessaria la presenza di amiloide cerebrale per ricevere i farmaci anti-amiloide recentemente approvati dalla FDA che trattano la demenza di MA lieve e l'MCI. Ma la transizione dall'invecchiamento normale all'MCI è imprecisa e vengono testate le persone con un deterioramento cognitivo molto minimo e il significato dei risultati del test è spesso frainteso.


Sebbene il nuovo esame del sangue per la tau fosse accurato il 90% delle volte, la sua precisione è caduta nei pazienti nelle prime fasi della malattia. Amiloide e tau possono accumularsi nel cervello decenni prima che la cognizione declini e alcune persone muoiono prima di sviluppare la demenza.


Poco dopo le nostre scoperte sulla scansione PET, ho visto un paziente di 68 anni, scrittore e conduttore televisivo, che ha cercato un altro parere sui suoi sintomi di memoria. Aveva perso le chiavi e dimenticava i nomi, ma scherzava su questi 'momenti senior', come la maggior parte dei suoi coetanei, fino a quando non si è offerto volontario per una scansione PET amiloide: i risultati lo hanno terrorizzato. Il neurologo lo ha informato che il suo cervello era pieno di MA. Il mio paziente era convinto che avrebbe perso rapidamente le capacità mentali, e la sua maggiore ansia per il futuro lo distraeva e lo rendeva ancora più smemorato.


Come psichiatra geriatrico praticante, troppo spesso, osservo questa malattia gradualmente progressiva e il terrore che provoca nei miei pazienti e nelle loro famiglie. Tuttavia, solo quando mia madre e mia suocera - entrambe professioniste brillanti e talentuose - hanno perso la loro capacità mentale per la malattia, sono stato in grado di comprendere veramente la sofferenza di queste famiglie.


Le anomalie cerebrali che mostrano queste scansioni ed esami del sangue si sviluppano gradualmente nel corso di decenni. Sfortunatamente, medici, pazienti e familiari spesso interpretano i risultati del test come positivi o negativi: o hai la malattia o non ce l'hai. La compromissione cognitiva del MA, tuttavia, non si sviluppa improvvisamente come se qualcuno subisse un grande ictus. Il declino neurodegenerativo del MA è insidioso: progredisce come un reostato (potenziometro) piuttosto che come un interruttore acceso-spento.


Alcuni pazienti con MCI, che rimangono stabili o addirittura migliorano, possono soffrire di effetti collaterali dei farmaci, malattie fisiche non trattate, depressione o altre condizioni, e il trattamento di tali problemi può rimediare alle difficoltà cognitive. Il saggio del giornalista in pensione Stephen Gettinger (The New York Times, 8 giugno 2024) sulla sua diagnosi di MA evidenzia questo problema: a 74 anni, la sua dimenticanza gradualmente progressiva e la storia familiare del MA lo hanno portato a cercare una valutazione.


Dopo una scansione PET amiloide e un test cognitivo carta-e-matita, è stato informato che era nella fase iniziale del MA. Gettinger è rimasto scosso da questa rivelazione, ma il suo umore e i suoi sintomi cognitivi sono migliorati dopo un aggiustamento dei farmaci, nuovi occhiali e la rimozione di tappi nelle orecchie, che hanno migliorato la vista, l'udito e le capacità cognitive. Nel frattempo, i suoi medici hanno ordinato altri test per chiarire la diagnosi.


I soli depositi cerebrali di amiloide non sono sufficienti per confermare che la malattia sta progredendo rapidamente, anche in presenza di lievi difficoltà di memoria ed errori minori in un test scritto. È l'accumulo cerebrale sia di amiloide che di tau, che rende più probabile la progressione. In uno studio su anziani cognitivamente intatti, lo 0,5% di quelli negativi sia all'amiloide che alla tau ha sviluppato la demenza dopo tre anni rispetto all'1% di coloro che erano amiloide-positivi e tau-negativi e fino al 20% di coloro che erano amiloide-positivi con molta deposizione di tau. Questi risultati non sono sorprendenti poiché l'accumulo di tau è legato più strettamente al declino della malattia rispetto all'amiloide.


Chi propone di rivelare la presenza di amiloide basa la propria posizione sul diritto di una persona di conoscere e di impegnarsi in un processo decisionale precoce. Per le persone con MCI o demenza, può portare a cambiamenti nella gestione clinica, ma è essenziale una chiara spiegazione delle sottigliezze e del valore predittivo delle informazioni.


Una scansione PET amiloide o un esame del sangue per la tau negativi possono portare sollievo e prospettiva sulla dimenticanza dell'invecchiamento normale, ma un terzo delle persone informate di una PET amiloide elevata riferiscono maggiore consapevolezza e preoccupazione per i loro problemi di memoria.


Al mio paziente di 68 anni che si è sentito stigmatizzato dalla sua diagnosi, ho spiegato le sfumature del risultato del suo test, che gli ha dato un'aspettativa più realistica della prognosi e alleviato l'ansia. Nei due decenni successivi della sua vita, non ha mai sviluppato la demenza.

 

 

 


Fonte: Gary Small in Psychology Today (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.