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Sesso e demenza: un fattore da considerare

Il sesso tra i malati di demenza della generazione del baby boom è destinato a diventare un campo minato legale per le case di cura e fonte potenziale di crepacuore per coniugi e figli sani.


Attualmente, ci circa 5 milioni di persone negli Stati Uniti con Alzheimer e, con 40 milioni di persone negli Stati Uniti che hanno attualmente più di 65 anni, quel numero è destinato ad aumentare nel prossimo decennio a 7,1 milioni.


Con questi numeri che sono destinati solo a salire, il settore delle case di cura, che già vale 120 miliardi di dollari, si aspetta una crescita finanziaria massiccia; ma con l'invecchiamento dei babyboomer, i loro caregiver e famigliari avranno sicuramente di fronte difficili questioni legali, etiche e morali. Un esempio appropriato è quanto avvenuto in una casa di cura dello Iowa, la Windmill Manor di Coralville, dove un ex professore universitario di 78 anni e una donna di 87 anni sono stati scoperti mentre facevano sesso.

Entrambi avevano figli. La donna aveva un marito sano. Entrambi soffrivano di demenza. Intorno alle 3:30 del 17 Novembre 2009, l'infermiera Starla Wheelock, nel controllare la stanza della donna, l'ha  trovata assieme all'uomo seduto sul suo letto, nudo dalla vita in giù, mentre parlavano. Non era una sorpresa per il personale infermieristico della struttura, che aveva notato che il loro rapporto stava diventando sempre più stretto. Quello che ha colpito però era l'insistenza della donna a chiamare l'uomo col nome del marito. Hanno anche notato che la donna veniva calmata dall'ex professore universitario, che stava morendo di cancro al colon e aveva anche l'artrite.


Purtroppo, si osserva da molto tempo che i malati di Alzheimer perdono il tatto, alla fine. "È possibile avere risposte dalle persone nella fase finale della malattia, con un massaggio o un pedicure", dice Beth Kallmyer, vice presidente dei servizi costituenti all'Alzheimer's Association.


L'uomo aveva due figlie e tre figli, mentre il marito della donna era ancora in vita, come pure suo figlio di 59 anni. La demenza della donna era molto più grave di quella dell'uomo e ne determinava i problemi comportamentali, inclusa "l'aggressione fisica, l'urlare, rifiutare i farmaci, e pizzicare e colpire il personale". Un piano di assistenza messo a punto dal personale infermieristico suggeriva di calmarla chiacchierando e offrendo biscotti Oreo. Dopo l'incidente di novembre, il personale ha messo a punto un piano per mantenere i due distanti e ha chiamato una delle figlie dell'uomo e il figlio della donna per raccontare l'accaduto. Né l'uomo né la donna sono stati espulsi dalla casa di riposo.


Poi in una sera di Natale, due infermieri si sono avvicinati ai due anziani vedendo che stavano facendo sesso nella camera dell'uomo. Quando il personale li ha interrotti, l'uomo ha tirato su in tutta fretta la zip dei pantaloni e la donna ha cercato di colpire il personale. Un'infermiera ha esaminato la donna. La zona vaginale è apparsa arrossata e aveva lividi sulle tibie inferiori e quindi sono stati contattate le famiglie di entrambi.


Il figlio della donna è stato informato che c'è stato del sesso e, richiesto se voleva che sua madre fosse visitata da un medico, ha rifiutato, perché ha detto che gli era stato detto che era un 'atto sessuale consensuale'. Non lo ha detto a suo padre. Tuttavia, il grave problema è sorto quando il direttore della casa di cura ha dovuto decidere se notificare alle autorità statali il rapporto sessuale avvenuto. In una decisione che ha avuto enormi implicazioni successive, la casa di cura ha deciso di non farlo, perché secondo loro non c'era nessuna lesione fisica nella donna e la donna si esprimeva e diceva le altre cose che non voleva, e si è scagliata sul personale quando hanno interrotto lei e l'uomo. Comunque la Windmill Manor ha preso provvedimenti per evitare altri incontri sessuali tra i due, che comprendevano il tenerli separati e prescrivere farmaci per frenare gli impulsi sessuali dell'uomo. Non sono stati documentati altri episodi sessuali.


Nel 2010, nel corso di un'ispezione, gli incaricati hanno scoperto l'incidente parlando con il personale e hanno quindi iniziato un'indagine approfondita. L'inchiesta ha rivelato che la casa di cura non era riuscita a proteggere la donna da un uomo ed ha corso il rischio di essere chiusa. La casa ha dovuto chiedere all'uomo di trasferirsi in una'altra struttura,  fatto avvenuto il 17 marzo 2010. La settimana successiva, Steve Drobot, amministratore della Windmill Manor e il direttore infermieristico Karen Etter, sono stati licenziati senza motivo esplicito. Sei settimane più tardi, il Dipartimento delle Ispezioni e dei Ricorsi ha concluso che la donna era stata "violentata" e che la Windmill Manor aveva omesso di segnalarlo. L'agenzia ha multato la casa di $ 47.000. La casa più tardi ha accettato di pagare una multa di $ 14.500 senza ammettere l'illecito.


La donna è morta nel settembre 2010 e ore prima della sua morte, il figlio l'ha detto a suo padre - e lui ha perdonato la moglie perché "non c'era niente che potesse fare". L'uomo è morto nel dicembre 2010. Nel gennaio 2011, la famiglia della donna ha deciso di avviare una causa legale. Dieci mesi dopo aver lasciato Windmill Manor, il Drobot è stato licenziato dal suo nuovo datore di lavoro in un'altra casa di assistenza infermieristica a Cedar Rapids nello Iowa e il motivo addotto era la sua prima storia alla Windmill Manor.


Di fronte alla possibilità di perdere la licenza di amministratore, a causa del fatto della Windmill Manor, ad un incontro del Consiglio di Amministratori di Case di Riposo dello Iowa, Drobot è stato appoggiato da due testimoni. Robert Bender, geriatra di Des Moines nello Iowa, ha detto al consiglio di ritenere che la donna fosse capace di rifiutare di fare sesso con l'uomo. Il professore di diritto Evelyn Tenenbaum della Law School di Albany, New York, era d'accordo; ha detto che il rapporto di coppia sembrava essere "consensuale e vantaggioso per il loro benessere, sembra che tutti potessero avere benefici se la casa di cura avesse sostenuto la relazione".


Poi, in Settembre 2012, il consiglio degli amministratori delle case di riposo dello Iowa ha assolto Drobot, e in Novembre la famiglia della donna ha definito la querela per stupro con termini non dichiarati.

 

 

 

 

 


Pubblicato da James Nye in DailyMail Online (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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