Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Wandering: è necessario proteggere il paziente di Alzheimer

Uno dei sintomi più pericolosi e angoscianti dell’Alzheimer è il wandering, il vagare.


Può sembrare insondabile il motivo per cui una persona si alza improvvisamente di notte per andare all’ufficio postale o esce di casa a qualsiasi ora senza una ragione apparente.


Ma il wandering potrebbe essere indotto da ricordi profondi di lavoro, faccende o hobby, o dal desiderio di tornare a una vecchia casa.


L'incapacità di controllare il vagabondaggio è ciò che spesso spinge le famiglie a decidere di mettere una persona cara in una casa di cura. Tuttavia, ci sono alcune semplici misure per prevenire questo problema, che spesso funzionano bene per un certo tempo e possono anche contribuire a rinviare tale decisione difficile.

L'Alzheimer’s Association raccomanda queste azioni:

  • Installare chiavistelli sopra o sotto le porte.
  • Posizionare campanelli di allarme alle porte.
  • Camuffare le maniglie, coprendole con stoffa dello stesso colore delle ante. Considerare anche pomoli o maniglie a prova di bambino.
  • Camuffare le porte, dipingendole della stessa tonalità delle pareti circostanti.
  • Creare una soglia nera davanti alle porte con vernice o nastro. (Anche un tappeto può servire). Questo crea l'illusione di un vuoto o un buco che una persona con abilità visivo-spaziali limitate può essere riluttante ad attraversare.

In aggiunta a queste misure preventive, consigliamo di prendere alcune precauzioni aggiuntive in modo da essere preparati al vagabondaggio.

  • Tenere a portata di mano una foto primo-piano recente, sia stampata che digitale. Questo è molto utile se dovesse accadere il peggio e il vostro caro lascia la casa in modo imprevisto.
  • Tenere un elenco scritto dei luoghi dove potrebbe andare, come chiesa o ristorante preferito, luogo di lavoro o casa precedente. L'Alzheimer’s Association osserva che in genere chi vaga segue la direzione della mano dominante; a destra se è destrorso, o a sinistra se è mancino.
  • Scrivere i numeri di emergenza in un luogo a portata di mano.
  • Acquistare gioielli di identificazione con inciso "Memoria compromessa" e il nome della persona, l'indirizzo e il numero di telefono.
  • Un'opzione di alta tecnologia usa il GPS e le torri dei cellulari per fornire una posizione approssimativa della persona che potrebbe vagare. A seconda del livello di necessità, famiglie potrebbero richiedere un avviso se la persona che indossa il dispositivo localizzatore lascia una zona specificata, o potrebbero sfruttare il sistema solo in caso di emergenza.

secqui3

 

Nota: Nella sezione "Acquisti solidali" di questo sito sono in vendita diversi modelli di tracciatori satellitari, progettati specificamente per malati di demenza, con tutte le caratteristiche atte a mantenere il contatto con la persona che, nelle prime fasi della malattia, ama mantenere la sua indipendenza.

 

 

 


Le porte mascherate da murales alleviano lo stress dei pazienti di demenza

Gli ospiti della casa di riposo Finlandia di Sudbury (Canada) passano meno tempo a tentare di scappare, dopo che sulle porte di uscita sono stati dipinti dei murales.


Il personale della struttura dice che le porte devono restare bloccate per la sicurezza degli ospiti, che talvolta dimenticano dove sono e cercano di andarsene. Ma tutte quelle porte bloccate causavano molto stress.


Per aiutare a ridurre l’ansia, sono stati ingaggiati degli artisti per dipingere le porte con immagini calmanti che fanno sentire gli ospiti più a casa propria. "Eravamo abituati ad avere molte persone alle porte, le sbattevano tutto il giorno per cercare di uscire", ha detto l’operatore Michael Rodda. "Da quando abbiamo fatto il murale, ci sono molte meno persone attorno a quella zona, che cercano ovviamente di uscire".


Il primo murale fu una libreria dipinta. Ha funzionato così bene che ne sono state dipinte altre sulle porte in tutta la struttura. La stanza dove gli ospiti fanno il bagno ha ora una scena di montagna. "Sembra vera, sai? E' bella", ha detto l’ospite Louise Mokohonuk. "Mi fa sentire a mio agio".


Ora che le porte non sembrano più porte, gli ospiti possono pensare a qualcos'altro, ha detto Rodda. "Quando sono davanti a un murale e lo ammirano, e lo controllano, gli sorridono piuttosto che non fare niente", ha detto. "Penso che li stimoli".


La Mokohonuk, artista lei stessa, ha detto che i murales la stanno ispirando a dipingere di nuovo.

 

 

 

 

 


Fonte 1° articolo: Harvard University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Fonte 2° articolo: CBC News (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.