Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Prodotte cellule neuronali in-vitro complete delle connessioni tra loro

Prodotte cellule neuronali in-vitro complete delle connessioni tra loroUn esempio di ramificazioni TH-positive (rosse) dalla camera interna alla zona della camera esterna dopo 21 giorni (Scala = 100 µm). GFP (verde) sono neuroni corticali e TH (rosso) neuroni mDA. Nella foto sotto, ogni tipo è stato marcato con fluorescenza per identificare posizione e tipo. Le ramificazioni sottili indicano la crescita delle sinapsi tra neuroni corticali e mDA, imitando le strutture presenti in-vivo. (Fonte: materiale dello studio)Questo studio apre nuove strade di ricerca sui sistemi neuronali umani e sulle relative interconnessioni, secondo il rapporto pubblicato su Restorative Neurology and Neuroscience.


Le cellule staminali umane possono essere differenziate per produrre altri tipi di cellule, come le cellule degli organi, quelle della pelle o quelle cerebrali.


Mentre le cellule degli organi, per esempio, possono funzionare in isolamento, quelle cerebrali richiedono le sinapsi, o connettori, tra di loro e tra le altre aree del cervello.


In un nuovo studio pubblicato su Restorative Neurology and Neuroscience, dei ricercatori riferiscono di aver fatto crescere in-vitro con successo molteplici strutture cerebrali e di aver formato le connessioni tra loro, in un unico recipiente di coltura e per la prima volta.


"Abbiamo sviluppato un sistema basato sulle cellule staminali pluripotenti umane (hPSC) per produrre connessioni tra i neuroni di due aree del cervello, la neocorteccia e il mesencefalo", ha spiegato il ricercatore Chun-Ting Lee PhD, che lavora nel laboratorio di William J. Freed PhD, del Programma di Ricerca Intramurale al National Institute on Drug Abuse dei National Institutes of Health di Baltimora nel Maryland.


I neuroni dopaminergici mesencefalici (mDA) e le loro connessioni con altri neuroni nel cervello sono ritenuti collegati a vari disturbi, tra cui l'abuso di droghe, la schizofrenia, il morbo di Parkinson e forse i disturbi alimentari, il disturbo da deficit di attenzione-iperattività, la sindrome di Tourette, e la sindrome di Lesch-Nyhan.


Tuttavia, studiare in isolamento i neuroni mDA e quelli della neocorteccia, non rivela molti dati su come queste cellule interagiscono in queste patologie. La nuova capacità di far crescere e interconnettere i due tipi di neuroni in vitro offre ora ai ricercatori un ottimo modello per ulteriori studi. "Questo metodo, pertanto, può espandere il potenziale dei neuroni derivati hPSC, ​​per consentire studi di sistemi neurali umani e delle interconnessioni che finora non si potevano modellare in vitro", ha commentato il dottor Lee.


Con uno speciale contenitore chiamato "piatto guarigione ferite Ibidi", che contiene due camere separate da una barriera rimovibile, i ricercatori hanno usato le hPSC per allevare neuroni mDA e neuroni della neocorteccia nelle due camere singole.


La barriera è stata rimossa dopo che erano formate colonie di entrambi i tipi di cellule e l'ulteriore crescita ha provocato la formazione di sinapsi tra i neuroni di ogni colonia.


Esperimenti futuri potrebbero impiegare delle modifiche a questo metodo per esaminare le connessioni tra due aree cerebrali o sottotipi neuronali che possono essere prodotti da hPSC in vitro.

 

 

 


Fonte: IOS Press BV via AlphaGalileo (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Chun-Ting Lee, Raphael M. Bendriem, and William J. Freed. A new technique for modeling neuronal connectivity using human pluripotent stem cells. Restorative Neurology and Neuroscience, 2015 DOI: 10.3233/RNN-1140488

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.