Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Parlare bene una seconda lingua può posticipare di 5 anni la demenza

Parlare bene una seconda lingua può posticipare di 5 anni la demenzaLa seconda lingua più parlata nei paesi Europei. (Fonte: EdukWest / MoveHub)

Le università dovrebbero insistere sul fatto che gli studenti imparino una seconda lingua nell'ambito del loro percorso di studio, per aiutare a prevenire la demenza in età avanzata e ampliare i propri orizzonti, secondo un esperto del linguaggio.


La Prof.ssa Antonella Sorace, fondatrice del Bilingualism Matters Centre dell'Università di Edimburgo, ha detto che ci sono buone evidenze che dimostrano che il bilinguismo potrebbe proteggere il cervello in età avanzata.


Gli studi hanno dimostrato che alcuni tipi di demenza appaiono fino a cinque anni dopo per le persone che parlano una seconda lingua, rispetto ai monolingui. Si pensa che i bilingui abbiano una riserva cognitiva che ne ritarda l'insorgenza.


La Prof.ssa Sorace ha detto che vorrebbe che i bambini imparassero le lingue dai cinque anni fino al termine dell'università. "Le lingue dovrebbero essere un requisito per qualsiasi tipo di laurea", ha detto alla riunione annuale dell'American Association for the Advancement of Science a Washington. Che le persone siano impegnate in studi classici o letterari o nelle lingue moderne o in una laurea scientifica, le lingue dovrebbero essere un requisito.


"Il bilinguismo apre la mente, in modo molto, molto fondamentale. Così, la conoscenza delle lingue può essere benefica, non importa quello che si fa. Sarebbe estremamente utile in termini di benefici per i bambini e un beneficio anche nel corso della vita. E anche capire le altre culture, essere in grado di viaggiare e parlare con la gente, fa parte dell'apertura mentale in senso più ampio".


La Prof.ssa Sorace, che parla italiano, inglese e francese e capisce spagnolo e sardo, ha detto anche che i corsi brevi di lingua potrebbero migliorare la capacità mentale e scongiurare il declino in età avanzata. La Prof.ssa Sorace ha recentemente effettuato uno studio sui pensionati che facevano un corso intensivo di gaelico sull'isola di Skye.


"Non sapevano una parola di gaelico, così li abbiamo testati prima, e una settimana dopo un corso molto intenso di cinque ore al giorno", ha aggiunto. "E infatti, quando li abbiamo confrontati con altri pensionati attivi che stavano facendo un corso di qualcos'altro, non solo pantofolai, abbiamo scoperto in coloro che stavano facendo il corso di lingua, che il cervello risponde. Così, anche quando abbiamo 60/70 anni, il cervello risponde. Abbiamo verificato che questo corso intensivo di lingua di una settimana, ha portato ad un miglioramento della funzione cognitiva. Si tratta di un miglioramento significativo".


Attualmente ci sono circa 850.000 persone in Gran Bretagna con una demenza, ma alcuni studi hanno suggerito che circa il 30 per cento dei casi potrebbero essere evitati attraverso i cambiamenti dello stile di vita.


La Prof.ssa Carole Brayne, esperta di demenza dell'Università di Cambridge, ha detto che l'educazione protegge le persone dallo sviluppo della demenza. Una scarsa istruzione è uno dei sette fattori di rischio che aumentano la probabilità di sviluppare una malattia come l'Alzheimer, a fianco del fumo, della pressione alta, della mancanza di esercizio fisico, del diabete, della depressione e dell'obesità.


La Prof.ssa Brayne, anch'essa intervenuta alla conferenza, ha detto: "Abbiamo bisogno di investimenti e strutture sociali per aiutare le persone a condurre una vita sana. Se fossimo in grado di affrontare tutti i sette fattori di rischio, potremmo ridurre la prevalenza della demenza di circa il 30 per cento. Abbiamo tutto per riuscirci".

 

 

 


Fonte: Sarah Knapton in The Telegraph (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)