Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La partenza dell'Alzheimer dimostra di essere una situazione difficile



La tecnologia laser ha rivelato un tratto comune dell'Alzheimer: una situazione difficile che potrebbe portare a nuovi bersagli per trattamenti con medicinali.


Nel tentativo di contribuire a combattere questa malattia mortale, Lisa Lapidus, professore di fisica e astronomia della Michigan State University, ha scoperto che i peptidi (stringhe di amminoacidi) collegati all'Alzheimer si muovono a velocità pericolose prima di aggregarsi o di formare le placche associate di solito all'Alzheimer.


"Le stringhe di 40 aminoacidi sono le più comuni negli individui sani, ma sono quelle di 42 che hanno più probabilità di aggregarsi", ha detto la Lapidus, che ha pubblicato i risultati nel numero corrente di ChemPhysChem. "Abbiamo scoperto che la velocità di spostamento dei peptidi, la fase che precede l'aggregazione, è 5 volte minore per le stringhe più lunghe, dando loro molto tempo per legarsi, piuttosto che allontanarsi".


Questo movimento, questo "dimenarsi", precede l'aggregazione, il primo passo dei disturbi neurologici come l'Alzheimer, il Parkinson e l'Huntington. La Lapidus ha sperimentato l'uso dei laser per studiare la velocità di riconfigurazione delle proteine ​​prima dell'aggregazione.


Se la riconfigurazione è molto più veloce o più lenta rispetto alla velocità con la quale le proteine si ​​urtano una con l'altra, l'aggregazione è lenta. Invece se la riconfigurazione ha la stessa velocità, l'aggregazione è veloce. Lei chiama il rivelatore del movimento che ha scoperto il "centro pericoloso". "Il centro pericoloso è la velocità alla quale l'aggregazione avviene più velocemente", ha detto la Lapidus. "Ma siamo riusciti a identificare alcuni modi per spingere quella velocità in una zona più sicura".


La Lapidus e il suo team di scienziati, che comprendeva Srabasti Acharya (ora ricercatore in biotecnologia nella zona di San Francisico Bay), Kinshuk Srivastava e Suresh Babu Nagarajan, ha scoperto che aumentando i livelli del pH si tengono gli amminoacidi a dimenarsi a velocità alta e sicura. Inoltre, una molecola naturale, la curcumina (dalla spezia curcuma), tiene il peptide fuori dal centro pericoloso.


Anche se questo non è un farmaco candidato praticabile, perché non attraversa facilmente la barriera emato-encefalica (il filtro che controlla quali sostanze chimiche raggiungono il cervello), ci fornisce direzioni forti che potrebbero portare a scoperte medicinali.


Insieme ai nuovi bersagli farmacologici, la ricerca della Lapidus fornisce un modello potenziale di diagnosi precoce. Nel momento in cui i pazienti avvertono i sintomi e vanno da un medico, l'aggregazione ha già una roccaforte nel loro cervello. Capire che gli aminoacidi si agitano a velocità pericolose potrebbe allertare i medici molto tempo prima che il paziente cominci a soffrire di questa malattia.


Questa ricerca è stata finanziata dai National Institutes of Health.

 

 

 


Fonte: materials provided by Michigan State University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Srabasti Acharya, Kinshuk Raj Srivastava, Sureshbabu Nagarajan, Lisa Jill Lapidus. Monomer dynamics of the Alzheimer peptides and Kinetic Control of Early Aggregation in Alzheimer's Disease. ChemPhysChem, 2016; DOI: 10.1002/cphc.201600706

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.