E' proprio necessario mangiare così tanti mirtilli? (Foto: Flickr/mystuart)Numerosi studi hanno esaminato il ruolo delle scelte alimentari - dai mirtilli ai broccoli - nella prevenzione dell'Alzheimer, la malattia degenerativa segnata dalla perdita di memoria.
Ma gli studi che suggeriscono che un certo frutto o verdura potrebbero essere la chiave per eliminare il morbo, e i titoli che seguono questi studi, spesso non raccontano tutta la storia e possono anche esagerare i benefici di questi alimenti.
Quindi, cosa dovresti effettivamente ricavare dalla ricerca, per quanto riguarda l'influenza che hanno le tue abitudini alimentari e di forma fisica sul rischio di Alzheimer?
La risposta breve è: "Divertiti, mangia cibi sani che ti fanno bene, e potresti finire per aiutare il tuo cervello e il tuo cuore", secondo la dott.ssa Maria Carrillo, responsabile scientifico dell'Alzheimer's Association.
Nel 2016, la Carrillo ci aveva detto che le stesse abitudini alimentari e di forma fisica associate a un rischio ridotto di problemi cardiaci sembrano avere un legame con la salute mentale. Non c'è una 'bacchetta magica': puoi fare tutte le scorte di mirtilli che vuoi, ma probabilmente non avranno molto impatto se fanno parte di uno stile di vita per altri versi malsano.
"Le conclusioni più forti sono che il monitoraggio dell'attività fisica e della salute cardiovascolare possono aiutare a prevenire l'Alzheimer", ha aggiunto la Carrillo, che però ha aggiunto: "È un 'possono', perché non lo sappiamo".
Ci sono poche terapie per l'Alzheimer, e nessuna è in grado di invertire gli effetti della malattia, ma solo di trattare i sintomi. A causa di questo, è importante la ricerca sul ruolo che può avere lo stile di vita.
"Si scoprirà che la combinazione di stile di vita con un farmaco sarà il modo in cui potremo trattare questa malattia", ha concluso la Carrillo.
Fonte: Lydia Ramsey in Business Insider (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.
Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.
Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.