Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


E' ora di creare l'agenda per una persona che vive con demenza

La caratteristica della demenza è la perdita di memoria. Il supporto alla perdita di memoria deve pertanto essere una priorità nell'assistenza della demenza.


Questo articolo tratta delle idee pratiche, come l'uso di un agenda, per supportare la perdita di memoria. Un'agenda ha il vantaggio di fornire dettagli importanti e prevedibilità, legati alla routine quotidiana.


Molti di noi usano un'agenda per aiutare la propria memoria. Pensaci: usiamo un'agenda anche se non abbiamo la demenza. Perché allora non facciamo lo stesso per coloro che sono sfidati dalla perdita di memoria? Non tutti vogliono usare o hanno bisogno di un'agenda. Ma, se aiuta, mettiamo ogni persona nelle condizioni di farcela, con i dettagli della giornata.


Agende per coloro che vivono con una demenza:

  • Chi dovrebbe usare un'agenda? Chiunque ne avrebbe benefici dovrebbe usarla, ma deve essere adattata in base alle esigenze e alle abilità.
  • Tipi di agenda: Alcune persone usano un'agenda giornaliera o settimanale cartacea, altri un'agenda elettronica (nel telefono o nel computer). Le agende di carta sono disponibili in molti formati (acquistati in un negozio o stampati da un computer). Una possibile alternativa sono i tabelloni cancellabili a secco che vengono aggiornati ogni giorno dalla famiglia o dal personale.
  • Come si usa l'agenda? Alcune persone avranno bisogno di tutti i dettagli (ad esempio, quando mangiare, quando andare in bagno e quando impegnarsi nelle attività quotidiane di quel giorno). Altri hanno solo bisogno degli impegni di massima (ad esempio, chi arriverà a visitarli e quando, le ore dei pasti, quando preparare i pasti e/o cosa fare oggi). Il grado di dettaglio dipende dalle esigenze e dalle capacità dell'individuo.
  • Dove: mettere l'agenda in un luogo in cui può essere facilmente consultato, tutte le volte che serve. Prendi in considerazione la possibilità di metterla in un punto e, quando parli dell'ordine del giorno, puoi dire: "Quando vuoi sapere cosa c'è da fare oggi, vai lì e guarda la tua agenda. Che cosa dovresti fare quando vuoi sapere cosa succederà oggi?". Aspetta la risposta, e se la persona non dice: "Andare all'agenda", ripeti la soluzione e vai all'agenda. Se lo fai tre volte e la persona non riesce a ricordarlo, fallo ancora una volta. Se ancora non funziona, questa persona potrebbe non avere abbastanza memoria a breve termine per ricordarsi di guardare l'agenda.
  • Alcune persone che hanno bisogno di fare riferimento all'agenda spesso, la portano sul deambulatore o la pagina del giorno con i dettagli piegata, riposta in una busta legata con una cordicella intorno al collo. (Nota: la cordicella si deve staccare se viene tirata, per evitare la soffocamento).
  • Quando: insegna al tuo caro a usare l'agenda ogni giorno. Per alcune persone è importante "spuntare" ogni singolo punto quando è fatto / finito. Questo fornisce l'indizio alla memoria, quando l'individuo non può ricordare quello che va fatto oggi. Quanto più la persona utilizza l'agenda, più bravo sarà a ricordare di usarla.
  • Perché: Questo in definitiva dà il potere alla persona con demenza di rispondere alle proprie domande su ciò che sta per succedere ogni giorno. Lo scopo dell'agenda è aggiungere prevedibilità ad ogni giorno, fornendo anche i supporti di memoria necessari a coloro che hanno difficoltà con essa. Inoltre, per i caregiver, questo può ridurre le domande ripetute, aggiungere dignità, aumentare l'autostima e l'indipendenza nel vivere quotidiano, preparando ogni persona con demenza al successo. Assicurati di includere lavori e attività di svago che possono essere completati nel corso della giornata (a livello di abilità della persona).

 

 

 


Fonte: Gail Elliot (esperta internazionale di demenza) su Huffington Post Canada (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.