Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Si dovrebbe prescrivere il lavoro a maglia per rallentare la demenza

Prescrivere il lavoro a maglia potrebbe far risparmiare milioni di sterline al NSH (Servizio Sanitario nazionale in GB), secondo un nuovo rapporto, perché abbassa la pressione sanguigna, riduce la depressione e rallenta l'insorgenza della demenza.


L'organizzazione Knit for Peace ha condotto un'ampia revisione della letteratura scientifica, esaminando i benefici per la salute del mestiere tradizionale, dopo aver ricevuto testimonianze dai 15.000 volontari su come l'hobby aveva migliorato la loro vita.


Hanno scoperto che il lavoro a maglia è rilassante quanto lo yoga, distrae dal dolore cronico (come l'artrite), aumenta il benessere, abbassa la pressione sanguigna e mantiene la mente acuta. Riduce anche la solitudine e l'isolamento e consente alle persone anziane di sentirsi come se fossero ancora utili alla società.


In Gran Bretagna, l'NHS spende più di 2 miliardi di sterline all'anno per i trattamenti della pressione sanguigna e circa 300 milioni di sterline per gli antidepressivi. La demenza costa 26 miliardi di sterline, mentre il servizio sanitario spende miliardi ogni anno per affrontare il dolore cronico.


Quindi la prescrizione del lavoro a maglia potrebbe essere un modo economico per combattere una serie di condizioni legate all'età, conclude il rapporto. Gli autori scrivono:

"La ricerca ha dimostrato che c'è una crescente crisi nelle cure primarie e in particolare nei servizi dei medici di famiglia. Ora è il momento di adottare approcci più fantasiosi e innovativi.

"Come occupazione qualificata e creativa, la maglia ha un potenziale terapeutico. C'è un'enorme mole di ricerche che dimostrano che il lavoro a maglia ha benefici per la salute fisica e mentale".


Knit for Peace è stata fondata dal Charity Advisory Trust, in origine come fonte di reddito progettata per le vedove hutu e tutsi che erano state vittime del genocidio ruandese e della guerra civile. Attraverso il catalogo dei Good Gifts (buoni regali), le persone potevano pagare le donne che creavano maglioni per gli orfani.


Lo schema si è diffuso rapidamente a India, Pakistan, Bangladesh, Nepal e Afghanistan e ben presto le magliaie britanniche hanno chiesto se potevano donare il proprio lavoro ai rifugiati.


Dame Hilary Blume, fondatrice e direttrice del Charity Advisory Trust e Knit for Peace, ha dichiarato:

"Delle magliaie hanno iniziato a venire da me chiedendo se potevano inviare vestiti in Afghanistan. «Stiamo mandando loro dei soldati, quindi perché non dei maglioncini caldi?», dissero.

"La nostra premessa è sempre che, se qualcuno vuole aiutare, noi cerchiamo di facilitarlo. Mi aspettavo tre cappelli da bambino in una borsetta, ma improvvisamente c'è stato questo tsunami di lavori a maglia.

"Riceviamo circa 40 pacchi al giorno e se non mandassimo via le cose ogni giorno, non avremmo spazio per muoverci.

"Le persone sono incredibilmente generose. Se avessi fatto ai ferri un maglione Fair Isle incredibilmente complesso, vorrei incorniciarlo, ma la gente lo manda a noi.

"E le persone spesso includevano note che dicevano come i lavoro a maglia migliorasse la loro vita, e come le faceva sentire ancora utili, così abbiamo deciso di fare una revisione per vedere quali fossero le prove".


La nuova recensione ha rilevato che il lavoro a maglia abbassa la frequenza cardiaca di una media di 11 battiti al minuto e induce 'uno stato di calma migliorato' e persino lo stesso stato di 'flusso' sperimentato dagli atleti quando sono 'nella zona', che provoca un calo negli ormoni dello stress e nella pressione sanguigna.


Aiuta anche il dolore cronico spegnendo i segnali di allarme nel cervello, perché l'attenzione è rivolta altrove. Il movimento ripetitivo aumenta anche la serotonina calmante che eleva l'umore e attenua il dolore.


Uno studio sugli over 70, condotto alla Mayo Clinic negli Stati Uniti, ha rilevato che il lavoro a maglia era associato a una diminuzione delle probabilità di sperimentare un lieve decadimento cognitivo, che aumenta il rischio di sviluppare l'Alzheimer.


Il lavoro di creazione di un oggetto aumenta anche i centri di ricompensa del cervello e può aiutare a ridurre la depressione. E molte ex fumatrici hanno usato la maglia come modo per controllare le loro voglie di raggiungere le sigarette, tenendo le mani impegnate con gli aghi.


Dame Hilary ha aggiunto:

"Abbiamo trovato un corpo di ricerca sorprendentemente ampio che mostra i benefici della maglieria sulla salute. La cosa più sorprendente è la scarsa conoscenza della ricerca.

"Il lavoro a maglia è spesso ignorato o deriso come vecchio stile, ma dovrebbe essere promosso per le sue qualità curative.

"Ogni appuntamento dal medico di famiglia costa circa 45 sterline, ma crediamo che il lavoro a maglia possa aiutare a ridurre il bisogno delle persone di andare molto dal dottore, e aiutarle a sentirsi più felici, meno isolate e più sane".


Il rapporto suggerisce anche che il lavoro a maglia sia insegnato nelle scuole.

 

 

 


Fonte: Sarah Knapton in The Telegraph (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.