Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Trova la tua bussola interiore: il potere delle intenzioni può trasformare il caregiving

Se sei caregiver di qualcuno con demenza o con un'altra malattia grave, sono sicuro che ti sei chiesto come gestirai tutte le sfide e le incognite.


Ricordo quanto sia stato utile quando un amico saggio ha sottolineato che vivevo in un processo parallelo a quello di mio marito che aveva l'Alzheimer. Mentre lui declinava e subiva perdite, lo facevo anche io, non ultimo perché ci voleva così tanta energia per essere la sua compagna in un panorama di perdite in continua evoluzione.


Quando ho saputo che eravamo sempre più vicini alla sua morte, sono stata costretta ad affrontare non solo la sua mortalità ma anche la mia. Vivendo giorno per giorno con tali sfide, ero grata che qualcuno avesse riconosciuto l'enormità di ciò che stavo vivendo.


Come persona sempre alla ricerca di ispirazione, sono rimasta colpita da una recente conversazione tra Deepak Chopra e il dottor Rudolph Tanzi, un importante ricercatore sull'Alzheimer. Quando Chopra gli ha chiesto delle prospettive per trovare una cura per l'Alzheimer, Tanzi ha affermato con enfasi: "lo sradicheremo entro dieci anni".


Ha proseguito spiegando che quando affermiamo un'intenzione forte e decisa - e le sue dichiarazioni ne sono state un vivido esempio! - diamo energia al risultato desiderato, rendendolo molto più possibile. Linea di fondo: le nostre intenzioni sono potenti!


Mi sono ritrovata ad applicare l'ispirazione delle parole di Tanzi al caregiving. Mentre gestiamo le enormi sfide dell'Alzheimer, cosa succede quando portiamo intenzioni potenti allo spirito del nostro caregiving? E se alzassimo la nostra visuale - almeno ogni tanto - per inquadrare il nostro viaggio con le aspirazioni più alte?


Pur accettando le dure realtà della demenza, possiamo anche coltivare prospettive incoraggianti per ispirarci. Tu che intenzioni hai? Datti il ​​tempo di riflettere su questa domanda. Se le scrivi, le tue intenzioni saranno chiarite e potenziate. Riflettici periodicamente.


Mentre convivevo con la malattia di mio marito, queste erano le intenzioni e le aspirazioni che ho trovato più utili:

  • Intendo rendere questo ultimo capitolo della vita il più buono possibile per il mio caro. La mia intenzione è ispirata dal sapere che alcune tradizioni dicono che la fine della vita - inclusa la morte - è la più importante spiritualmente.
  • Decido di coltivare quelle che sono chiamate "perfezioni" o valori trascendenti: pazienza, equanimità, amorevolezza, impegno, saggezza e compassione.
  • Affermo che, anche nei momenti più difficili, la mia presenza premurosa è il regalo più prezioso che posso offrire al mio caro.
  • Confido che, anche se la sua mente si sta dissolvendo, la sua anima / spirito rimangono.
  • Il mio rifugio è sapere che il nostro amore - e quello di tutti - è più forte di tutti i crepacuori della malattia.

È importante ricordare che queste intenzioni e questi atteggiamenti sono una bussola interiore che guida la nostra strada quando il percorso si fa difficile.


Realisticamente, abbiamo il lavoro più difficile che la vita ci abbia mai posto e la maggior parte delle persone non si rende conto dell'enormità di ciò che stai vivendo. Eppure stai certo che affermare le tue intenzioni fornirà incoraggiamento e trasformerà lo spirito del tuo caregiving.

 

 

 


Fonte: Olivia Ames Hoblitzelle, autrice di Aging With Wisdom: Reflections, Stories & Teachings e di Ten Thousand Joys & Ten Thousand Sorrows: A Couple’s Journey Through Alzheimer’s.

Pubblicato su Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)