Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Consigli per assistere il malato di Alzheimer con il freddo

Mantenere al sicuro e al caldo le persone con Alzheimer o demenza durante i freddi mesi invernali può essere un po' impegnativo, in quanto sono particolarmente vulnerabili ai rischi del freddo.


Christine Nelson, infermiera geriatrica del Lou Ruvo Center for Brain Health della Cleveland Clinic, scrive sulle precauzioni per il freddo per le persone colpite e raccomanda di tenere il termostato di casa tra i 12 e i 24 °C.


“Si potrebbe pensare che tenere la casa molto calda sia il modo migliore per contrastare la durezza dell'inverno, e questo è in parte vero", scrive Nelson. "Ma tenere il termostato troppo alto può causare surriscaldamento e sudorazione nella persona cara, e questo la può disidratare“.


È meglio vestire la persona colpita con diversi strati di vestiti per ridurre al minimo la perdita di calore.


Spesso in casa si usano stufette elettriche e sono grandi alternative per restare al caldo. Tuttavia, esse costituiscono un pericolo di incendio e non sono sicure da usare per la persona con MA o con demenza quando è da sola.


Anche l'uso di coperte elettriche è rischioso, soprattutto se non si spengono automaticamente. Gli anziani hanno una pelle più debole, e le coperte elettriche possono causare ustioni e abrasioni.


Un'altra considerazione è che la persona interessata può non sempre rendersi conto di quanto è freddo fuori. Si deve farle indossare un abbigliamento appropriato, cappotti, cappelli, sciarpe e guanti per prevenire l'ipotermia, una bassa temperatura corporea che può causare gravi ripercussioni come perdita di memoria, stanchezza, parlare farfugliato e altro.


Si dovrebbe prestare particolare attenzione a una persona malata che vaga. Si deve serrare la casa in modo che non possa vagare nel freddo dell'esterno.


Se stai accompagnando il tuo caro all'esterno, devi essere consapevole che può essere instabile. Pioggia, neve o ghiaccio possono rendere insidioso il cammino. Passeggia nelle aree aperte e assicurati che il tuo caro indossi scarpe robuste o stivali con una buona trazione.


Mentre restare dentro nei mesi invernali tiene la persona cara al sicuro e protetta, può anche indurla a diventare inquieta o ad avere problemi di sonno. Se noti che il tuo caro ha questi problemi o si deprime, prova un po' di terapia della luce, tenendo le luci accese in tutta la casa, andando fuori quando c'è il sole e facendogli fare qualche esercizio, e non lasciarlo mai solo.


Assapora con il tuo caro un po' di socializzazione con gli altri, perché restando impegnati si può scongiurare la depressione.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)