Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Perché è così difficile dire la parola 'Alzheimer' o riconoscere la malattia stessa?

È difficile per le persone parlare di Alzheimer, perché è una malattia spaventosa e debilitante che colpisce oltre 35 milioni di persone nel mondo.


Anche se 1 anziano su 3 muore con il morbo di Alzheimer (MA) o un'altra demenza (più del cancro al seno e del cancro alla prostata sommati), non è una parte normale dell'invecchiamento. Anche se l'età è un fattore di rischio predominante, il MA può derivare da vari fattori di rischio, come stile di vita e genetica.


Ci sono molte idee sbagliate sul MA che ci portano a temere la parola.


L'associazione negativa più comune con il MA era la sensazione di essere esclusi o emarginati dagli altri. Un tema comune era anche la mancanza di comprensione di cosa fare quando si parla con una persona con demenza o come coinvolgerla di più.


Inoltre, la paura di essere banditi o abbandonati da amici e parenti può causare isolamento sociale e ritiro da parte della persona interessata.


Alcuni pensano che tutti gli individui con MA diventino violenti o aggressivi. Questo comportamento di solito deriva dalla paura, dalla confusione o dalla incapacità di esprimere le necessità. Altri credono erroneamente che la malattia impedisca a qualcuno di prendere parte ad attività significative o di godersi le relazioni.


Tali stigmi aggravano la paura diffusa che accompagna la malattia, la parola e tutto ciò che vi è attaccato. Tali paure impediscono spesso alle persone di cercare cure mediche, ricevere una diagnosi precoce, esaminare le opzioni di trattamento, sviluppare un sistema di supporto e persino di partecipare a esperimenti o studi clinici.


Lo stigma del MA può essere ridotto solo con l'istruzione, la consapevolezza e la pro-attività nella propria assistenza sanitaria personale.


Essendo aperti e diretti sulla diagnosi di MA, cercando servizi di sostegno, coinvolgendo più familiari e amici nel viaggio della malattia, mostrando le realtà della malattia e facendosi promotori di una diversa politica pubblica e del finanziamento della ricerca, le persone si sentirebbero forse più a proprio agio ad usare la parola Alzheimer.


Fortunatamente, i Centers for Disease Control and Prevention e l'Alzheimer’s Association hanno sviluppato The Healthy Brain Initiative: The Public Health Road Map for State and National Partnerships (iniziativa cervello sano: la cartina stradale della salute pubblica per le collaborazioni statali e nazionali) 2013-2018. Questo piano motivato propone 35 azioni per aumentare la qualità della vita per le persone con deterioramento cognitivo, e per ridurre lo stigma.


Tra queste azioni c'è l'identificazione delle strategie per aumentare la consapevolezza del pubblico, ridurre lo stigma e promuovere la diagnosi precoce, oltre a promuovere strategie a favore del pubblico, per comunicare in modo efficace e sensibile con quelli con MA o altra causa di demenza.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)