Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il cervello delle api può contenere il segreto per combattere la demenza

apiUn nuovo studio suggerisce che le api possono ritardare e invertire il declino nelle funzioni cerebrali legate all'età, assumendo nuovi ruoli nell'alveare.

Sappiamo che quando le persone e gli animali invecchiano, declina la funzionalità del loro cervello. Questo è vero anche in alcune api.


È interessante notare che studi precedenti avevano scoperto che api "infermiere"/nutrici sono coinvolte in attività come la cura, la pulizia, costruzione del nido e sono in grado di mantenere le loro funzioni cerebrali intatte, anche in età avanzata. D'altra parte, le api "raccoglitrici del cibo", che lasciano l'alveare per raccogliere nettare e polline, hanno un'aspettativa di vita più breve delle api nutrici.


Gli scienziati si sono chiesti se i ruoli delle api nell'alveare le facessero invecchiare in modo diverso, quindi hanno rimosso le api nutrici dall'alveare. Quando l'hanno fatto, le bottinatrici hanno dovuto impegnarsi di più e riempire i ruoli della cura. Sorprendentemente, alcune delle api che avevano già segni di funzioni cerebrali diminuita per l'età, come raccoglitrici sono state in grado di svolgere i compiti come le api giovani.


Il ricercatore dello studio Nicholas Baker della School of Life Sciences dell'Arizona State Universityha detto a National Geographic che le api "conseguivano gli stessi risultati delle api nutrici giovani. Era come se fossero ancora intelligenti! Allora cosa è successo?". I ricercatori hanno scoperto che queste api "giovani di nuovo" avevano livelli più alti della proteina glutammato nel cervello.


Negli esseri umani livelli moderati di glutammato sono utili per la memoria e l'apprendimento, ma se sono eccessivi possono danneggiare le funzioni cognitive superiori. Sembra che il glutammato possa ricostruire funzioni cerebrali nelle api, permettendo loro di vivere più a lungo. Baker ha detto che gli esseri umani non possono ancora invertire il proprio invecchiamento, ma lo studio dimostra che la costruzione di nuove connessioni cerebrali, imparando nuove attività, può ritardare gli effetti negativi dell'invecchiamento e della demenza.


Monitorando le variazioni nelle api, i neuroscienziati possono essere in grado di sviluppare farmaci anti-invecchiamento nel futuro. Nel frattempo, il modo migliore per evitare l'invecchiamento del cervello è quello di sfidarlo e imparare cose nuove, hanno detto i ricercatori.

 

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Arizona State University

Riferimento: Nicholas Baker, Florian Wolschin, Gro V. Amdam. Age-related learning deficits can be reversible in honeybees Apis mellifera.Experimental Gerontology, Volume 47, Issue 10, October 2012, Pages 764–772. http://dx.doi.org/10.1016/j.exger.2012.05.011.

Pubblicato da Randy Astaiza in BusinessInsider il 17 Settembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari. - Foto Max Westby

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.