Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cervello: multipli contatti sono cruciali per la formazione di sinapsi

Schematic of a chemical synapse between an axon of one neuron and a dendrite of another. Synapses are specialised minute gaps between neurons. The electrical impulses arriving at the axon terminal triggers the release of packets of chemical messengers (neurotransmitters), which diffuse across the synaptic cleft to receptors on the adjacent dendrite temporarily affecting the likelihood that an electrical impulse will be triggered in the latter neuron. Once released the neurotransmitter is rapidly metabolised or is pumped back into a neuron.Neuroscienziati del Centro Bernstein di Friburgo e del Forschungszentrum Jülich riferiscono nell'ultimo numero della rivista PLoS Computational Biology che un maggior numero di contatti sinaptici tra le cellule nervose facilita la creazione di un nuovo contatto.

Un meccanismo integrale di fondazione della memoria è la formazione di ulteriori contatti tra i neuroni nel cervello. Tuttavia, finora non si sapeva quali condizioni portano allo sviluppo di tali sinapsi e come sono stabilizzate una volta create.


Attraverso lo studio di modelli matematici, gli scienziati hanno trovato una spiegazione semplice di come e quando le sinapsi si formano - o scompaiono - nel cervello. Gli scienziati hanno esaminato l'ipotesi che le sinapsi tra le cellule nervose si rafforzano se si attivano in rapida successione. Questo consolida la memoria. Il team ha utilizzato modelli informatici teorici per determinare quali condizioni devono essere presenti perchè le sinapsi si formino - o scompaiano.


Fino ad ora non era noto come viene deciso, a livello delle singole cellule nervose, se deve essere formata o interrotta una connessione con un altro neurone. Il problema è che una singola cellula non ha accesso alle informazioni che consentono a una sinapsi di contribuire alla creazione di un ricordo particolare.


Il Dr. Moritz Deger dal Centro Bernstein di Friburgo e i suoi colleghi hanno trovato un semplice meccanismo che permette loro di spiegare la formazione di sinapsi: se una cellula nervosa è già collegata ad una seconda cella da numerosi contatti sinaptici, tutti i contatti lavorano insieme per stimolare quest'ultima cellula. Ciò significa che in queste condizioni i singoli contatti cooperano per formare le sinapsi.


Ma la sinapsi si forma e rimane solo se i neuroni si attivano nel giusto ordine, altrimenti sparirà nuovamente. Questo ordine nell'attività delle cellule deve essere misurabile per i contatti sinaptici, ed in effetti i fisiologi hanno già trovato composti chimici all'interno del cervello che potrebbero svolgere questo ruolo.


Come riferiscono gli scienziati di Friburgo e di Jülich, il loro modello matematico é in grado di spiegare la frequenza delle connessioni sinaptiche osservate negli esperimenti. Questa è una forte indicazione che essi hanno scoperto un meccanismo a lungo cercato della formazione della memoria.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale del Forschungszentrum Juelich.

Riferimento: Moritz Deger, Moritz Helias, Stefan Rotter, Markus Diesmann. Spike-Timing Dependence of Structural Plasticity Explains Cooperative Synapse Formation in the Neocortex. PLoS Computational Biology, 2012; 8 (9): e1002689 DOI: 10.1371/journal.pcbi.1002689.

Pubblicato in ScienceDaily il 21 Settembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.