Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Fotobiomodulazione con luce modulata a 1070-Nm per l'Alzheimer

Photobiomodulation for Alzheimer mouse(a) L'apparecchio di irradiazione della luce a 1070 Nm e le trasmissioni di luce 1070-Nm. (b) Percorso di nuoto tipico dei topi nel labirinto di acqua Morrie. (c) Microglia perivascolare nella corteccia dei topi APP / PS1 (scala 50 μm). Fonte: autori studio

Il morbo di Alzheimer (MA) è associato al deterioramento progressivo di memoria, linguaggio, orientamento e altre capacità cognitive, influenzando le attività quotidiane in tutto il decorso della malattia e portando infine alla morte. C'è un disperato bisogno di strategie terapeutiche efficaci per il trattamento del MA.


La fotobiomodulazione (PBM, photobiomodulation) è luce a bassa potenza (1-500 mW) negli spettri visibili e nel vicino infrarosso (NIR, near-infrared) che innesca processi biologici benefici nelle cellule e nei tessuti, portando ad alterazioni fisiologiche. La PBM è considerata un approccio promettente per il MA, anche se il suo meccanismo esatto non è ancora chiaro.


In un nuovo documento pubblicato su Light Science & Application, un team di scienziati, guidato dal professor Xunbin Wei del Med-X Research Institute della Shanghai Jiao Tong University e della Peking University, ha applicato la PBM con uno specifico schema stimolante per trattare topi modello di MA. Hanno esplorato gli effetti della luce a 1070nm pulsante a 10 Hz su topi APP/PS1 in base a parametri basati su un loro studio precedente.


"L'apparato consisteva in una camera e un matrice di diodi ad emissione luminosa (LED) come coperchio. Durante i trattamenti, i topi potevano muoversi, esplorare e riposare. I topi nei gruppi MA (con malattia simile all'Alzheimer) e WT (wild type o di tipo selvatico, senza la malattia) sono stati sottoposti alle stesse procedure dei gruppi di trattamento, tranne che il dispositivo di luce 1070-Nm rimaneva spento", hanno detto i ricercatori.


Dopo il trattamento con la luce, hanno esaminato l'effetto della luce sui topi in una fase diversa del MA. Hanno dimostrato che la luce a 1070 nm ha migliorato la memoria e le capacità cognitive dei topi con MA, riducendo il carico di amiloide-beta (Aβ). Inoltre, hanno riscontrato che la luce a 1070 nm è riuscita a innescare le risposte delle microglia piuttosto che le risposte degli astrociti per promuovere l'eliminazione dell'Aβ.


Si è osservata una riduzione delle microglia perivascolari dopo la stimolazione della luce, mentre è aumentata la densità dei vasi capillari. Hanno scoperto che una maggiore densità dei vasi ha anche promosso l'eliminazione di Aβ.


"I nostri risultati dimostrano gli effetti della luce a 1070 nm sulla modulazione delle microglia e sui vasi capillari cerebrali durante diverse fasi di MA e forniscono preziose informazioni sui meccanismi del trattamento del MA con la luce a 1070-nm. Questo ci permette di capire meglio i parametri ottimali per somministrare la PBM e sviluppare un approccio terapeutico promettente e innovativo per il MA", hanno scritto.

 

 

 


Fonte: Changchun Institute of Optics via EurekAlert! (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Lechan Tao, ..., Xiaoling Gao & Xunbin Wei. Microglia modulation with 1070-nm light attenuates Aβ burden and cognitive impairment in Alzheimer’s disease mouse model. Light: Science & Applications, 8 Sep 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)