Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cellule a forma di stella nel cervello rendono flessibile la memoria

Gli astrociti dell'ippocampo relasciano D-serina e glutammato per regolare la plasticità sinaptica e la flessibilità cognitiva.

GFAP function astrocyte Un astrocita tra un vaso capillare e un neurone, con alcune delle sue funzioni. Fonte: Cusabio

Albert Einstein ha detto: "La misura dell'intelligenza è la capacità di cambiare".


Visto che viviamo in un ambiente che cambia dinamicamente, è importante per il nostro cervello non solo imparare cose nuove ma anche modificare i ricordi esistenti, una capacità chiamata in genere 'flessibilità cognitiva'. Senza questa abilità, non saremmo in grado di adattarci all'ambiente alterato e saremmo vulnerabili a scelte sbagliate basate solo sui ricordi del passato.


Ricercatori del Center for Cognition and Sociality all'interno dell'Institute for Basic Science (IBS) di Daejeon/Corea del Sud, guidati dal direttore C. Justin Lee, hanno riferito che sono gli astrociti, cellule a forma di stella nel cervello, che regolano la flessibilità cognitiva. Nello specifico, hanno scoperto che la capacità degli astrociti di regolare simultaneamente, e di integrare, la plasticità delle sinapsi vicine, è importante per facilitare la flessibilità cognitiva.


Si pensa che la minore flessibilità cognitiva nei disturbi del cervello come l'autismo, la schizofrenia e le prime fasi dell'Alzheimer siano causate dalla ridotta funzione dei recettori N-metil-D-aspartato (NMDAR). Anche se i NMDAR sono recettori importanti per la plasticità sinaptica e sono attivati ​​da un certo numero di agonisti e co-agonisti, è rimasta controversa la fonte di uno dei co-agonisti, la D-serina.


Usando la regolazione genica specifica per astrocite, i ricercatori hanno dimostrato che gli astrociti possono effettivamente sintetizzare D-serina e rilasciarla attraverso il canale attivato dal calcio chiamato Best1. Combinato con le precedenti conoscenze che gli astrociti possono rilasciare il glutammato attraverso il Best1, il rilascio combinato di D-serina e glutammato indica che gli astrociti sono regolatori ideali dell'attività NMDAR e della plasticità sinaptica.


In particolare, i ricercatori dimostrano che la depressione a lungo termine (LTD) eterosinaptica, un fenomeno in cui le sinapsi inattive si indeboliscono quando le sinapsi vicine diventano attive, è mediata dagli astrociti ed è fondamentale per la flessibilità cognitiva.


"Poiché ogni astrocita è in contatto con oltre 100.000 sinapsi, gli astrociti possono controllare numerose sinapsi e integrare simultaneamente la plasticità sinaptica", ha affermato Wuhyun Koh, il primo autore di questo studio.


Nella ricerca, hanno studiato il topo modello senza Best1 (Best1 KO), che manca di LTD eterosinaptica a causa del tono ridotto di NMDAR. Nell'esperimento del labirinto d'acqua di Morris, dove i topi cercano di trovare una piattaforma nascosta, i topi Best1 KO hanno avuto risultati simili ai topi normali nella sessione iniziale di apprendimento. Tuttavia, quando la piattaforma è stata trasferita al lato opposto, i topi Best1 KO hanno dimostrato problemi a modificare la memoria.


È interessante notare che, quando il tono NMDAR è stato migliorato nei topi Best1 KO iniettando loro D-serina durante il periodo iniziale di apprendimento, la modifica della memoria si è ripristinata nell'esperimento successivo. Questa scoperta mostra che la flessibilità della memoria è determinata dal momento dell'impresa iniziale, che è cosa diversa dalla teoria proposta in precedenza che la plasticità sinaptica si verifica solo quando è necessaria la modifica della memoria.


Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che la norepinefrina e il suo recettore α1-AR possono attivare gli astrociti e causare il rilascio congiunto di D-serina e glutammato. Ciò implica che la flessibilità della memoria può essere determinata dal grado di concentrazione e di eccitazione durante il periodo di apprendimento.


Il direttore C. Justin Lee ha dichiarato:

"Gli studi precedenti si erano concentrati soprattutto sui cambiamenti provocati dagli stimoli in specifiche sinapsi. La scoperta di questo fenomeno, per cui i cambiamenti in una sinapsi possono indurre cambiamenti nelle sinapsi vicine durante l'apprendimento, mostra che scoprire cosa succede alle altre sinapsi è importante per capire il meccanismo di apprendimento e di formazione della memoria.

"Si spera che questo studio possa dare preziose intuizioni su come alleviare o curare i sintomi di autismo, schizofrenia e demenza precoce, che sono noti per ridurre la flessibilità cognitiva".

 

 

 


Fonte: Institute for Basic Science (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Wuhyun Koh, Mijeong Park, Ye Eun Chun, Jaekwang Lee, Hyun Soo Shim, Mingu Gordon Park, Sunpil Kim, Moonsun Sa, Jinhyeong Joo, Hyunji Kang, Soo-Jin Oh, Junsung Woo, Heejung Chun, Seung Eun Lee, Jinpyo Hong, Jiesi Feng, Yulong Li, Hoon Ryu, Jeiwon Cho, C. Justin Lee. Astrocytes Render Memory Flexible by Releasing D-Serine and Regulating NMDA Receptor Tone in the Hippocampus. Biological Psychiatry, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.