Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


'Compito di acquisti' virtuale può aiutare il test del calo cognitivo negli adulti

Una nuova ricerca eseguita al King's College London suggerisce che un test di realtà virtuale in cui i partecipanti 'vanno a negozi' potrebbe offrire un modo potenzialmente promettente di valutare efficacemente la cognizione funzionale, le capacità di pensiero e di trattamento necessarie per realizzare attività quotidiane complesse.

senior with virtual reality headset

La ricerca, pubblicata sul Journal of Medical Internet Research, usa un nuovo compito di acquisti di realtà virtuale chiamato VStore per misurare la cognizione, chiedendo ai partecipanti di prendere parte a dei test progettati per rispecchiare il mondo reale. I ricercatori sperano che possa essere in grado di testare il declino cognitivo relativo all'età in futuro.


L'esperimento ha reclutato 142 individui sani da 20 a 79 anni ai quali è stato chiesto di 'andare a negozi', richiamando all'inizio verbalmente un elenco di 12 elementi, prima di essere valutati nel tempo necessario per raccogliere gli elementi, come pure per selezionare gli elementi corrispondenti su una cassa automatica virtuale, pagare e ordinare il caffè.


I test della cognizione, come quelli usati per misurare i deficit presenti in diversi disturbi neuropsichiatrici, che comprendono il morbo di Alzheimer (MA), la schizofrenia e la depressione, richiedono tempo e sono onerosi. VStore, la tecnologia usata dai ricercatori in questo studio, è progettata per superare questi limiti e fornire un processo più accurato, coinvolgente e conveniente per esplorare la salute cognitiva di una persona.


L'ambiente coinvolgente (un negozio virtuale) rispecchiava la complessità della vita quotidiana e implicava che i partecipanti siano in grado di coinvolgere di più le strutture cerebrali associate alla navigazione spaziale, come l'ippocampo e la corteccia entorinale, entrambi influenzati nelle fasi iniziali del MA.


I ricercatori hanno potuto stabilire che VStore impegna efficacemente e contemporaneamente una serie di funzioni neuropsicologiche chiave, suggerendo che le attività funzionali incorporate nella realtà virtuale possono coinvolgere una gamma maggiore di domini cognitivi rispetto alle valutazioni standard.


Il professor Sukhi Shergill del King's, l'autore senior dello studio, ha detto:

"La realtà virtuale sembra offrirci vantaggi significativi rispetto ai metodi più tradizionali carta-e-penna. Il semplice atto di andare in un negozio per raccogliere e pagare un elenco di elementi è qualcosa con cui tutti abbiamo familiarità, ma che coinvolge attivamente anche diverse parti del cervello.

"Il nostro studio suggerisce che VStore potrebbe essere adatto per valutare la cognizione funzionale in futuro. Tuttavia, dobbiamo fare altro lavoro prima di poterlo confermare".


Secondo Lilla Porffy, la prima autrice dello studio,

"Questi sono risultati promettenti che si aggiungono ad un corpo crescente di evidenze che mostrano che possiamo usare la realtà virtuale per misurare in modo efficace e accurato la cognizione e il funzionamento quotidiano correlato.

"I passaggi successivi saranno confermare questi risultati ed espandere la ricerca in condizioni caratterizzate da disturbi cognitivi e difficoltà funzionali come la psicosi e il MA".

 

 

 


Fonte: King's College London (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Lilla Alexandra Porffy, Mitul Mehta, Joel Patchitt, Celia Boussebaa, Jack Brett, Teresa D’Oliveira, Elias Mouchlianitis, Sukhi Shergill. A Novel Virtual Reality Assessment of Functional Cognition (VStore): Validation Study (Preprint). Journal of Medical Internet Research, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.