Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Studio spiega il legame tra apnea notturna e demenza

Ricercatori dell'Università del Queensland (Australia) hanno scoperto, con uno studio pubblicato su Nature Communications, un legame tra apnea ostruttiva del sonno e un aumento del rischio di sviluppare la demenza.


La prof.ssa Elizabeth Coulson del Queensland Brain Institute e della Facoltà di Scienze Biomediche della UQ, e il suo team, hanno trovato una relazione causale tra una mancanza di ossigeno al cervello durante il sonno e il morbo di Alzheimer (MA), nei topi. La prof.ssa Coulson ha detto:

"Abbiamo trovato che la mera privazione del sonno ha causato ai topi solo lieve deterioramento cognitivo. Ma abbiamo sviluppato un nuovo modo per indurre una respirazione interrotta nel sonno e abbiamo scoperto che i topi mostravano caratteristiche patologiche esacerbate del MA.

"Ciò ha dimostrato che l'ipossia - quando il cervello è privato dell'ossigeno - ha causato la stessa degenerazione selettiva di neuroni che muoiono in modo tipico nella demenza".

 

L'apnea notturna influisce sulla metà degli anziani

La prof.ssa Coulson ha affermato che il prossimo passo sarà determinare quali livelli di ipossia provocano la degenerazione cerebrale nell'uomo:

"Si stima che circa il 50% delle persone anziane ha apnea ostruttiva del sonno, quando i muscoli della gola collassano a intermittenza e bloccano le vie aeree durante il sonno, causando il blocco e il ripristino del respiro".


L'attuale trattamento standard è una macchina CPAP (continuous positive airway pressure, pressione positiva continua delle vie aeree), che mantiene le vie aeree aperte durante il sonno e consente l'afflusso di ossigeno al cervello.


"Non abbiamo potuto adattare il CPAP ai topi, ma abbiamo impedito sperimentalmente l'ipossia e questo ha fermato la compromissione cognitiva e la morte dei neuroni e ha anche ridotto la patologia del MA. Ciò suggerisce che il trattamento CPAP dell'apnea ostruttiva del sonno ha il potenziale per ridurre il rischio di demenza", ha detto la prof.ssa Coulson.

 

I risultati mostrano un miglioramento della memoria

La prof.ssa Coulson ha affermato che i risultati potrebbero cambiare il modo in cui gli specialisti di demenza diagnosticano e trattano i loro pazienti:

"Il 30% delle persone con apnea ostruttiva del sonno a cui viene montata la macchina CPAP mostra già segni di deterioramento cognitivo simile alla demenza. Sfortunatamente il sistema ospedaliero non invia quelle persone alle cliniche della demenza.

"Alcuni specialisti di demenza hanno riferito che la memoria del loro paziente è migliorata dopo che sono stati identificati e trattati i suoi problemi di sonno".


La prof.ssa Coulson ha detto che non tutti quelli con apnea ostruttiva del sonno avranno la demenza:

"Ma dobbiamo definire la popolazione 'a rischio". Sono in corso studi umani preliminari con specialisti del sonno a Brisbane e Sydney per determinare la correlazione tra ipossia e deterioramento cognitivo sostenuta e se il CPAP può ridurre il rischio di demenza.

"Consiglio vivamente a chiunque abbia apnea ostruttiva del sonno di usare una macchina CPAP per mantenere la funzione cognitiva, nonché assistere con altri problemi di salute".

 

 

 


Fonte: University of Queensland (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: L Qian, ...[+10], EJ Coulson. Cholinergic basal forebrain degeneration due to sleep-disordered breathing exacerbates pathology in a mouse model of Alzheimer’s disease. Nature Communications, 2 Nov 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.