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Nuovo modo per eliminare i rifiuti cerebrali legati all'Alzheimer

microglia and neuron with tau tanglesMicroglia attorno a un neurone

Ricercatori della Nanyang Technological University (NTU) di Singapore hanno scoperto un 'interruttore metabolico' nelle cellule immunitarie nel cervello che potrebbe essere puntato come potenziale trattamento del morbo di Alzheimer (MA), la forma più comune di demenza.


Dopo aver bloccato e disattivato questo 'interruttore', le cellule immunitarie cerebrali chiamate microglia sono riuscite a rimuovere le proteine tossiche che possono accumularsi e portare al MA.


Nelle persone con la malattia, le microglia tendono a essere danneggiate, il che ostacola la loro capacità di eliminare i rifiuti tossici cellulari. Per ripristinare la funzione di pulizia, gli scienziati hanno 'spento' il loro metabolismo inefficiente, impedendo a un enzima chiave di attaccarsi a parti che generano energia in queste cellule.


La prof.ssa assistente Anna Barron della NTU, che ha guidato lo studio, ha affermato che i risultati del suo team forniscono una base per lo sviluppo di farmaci che possono agire specificamente sul metabolismo delle cellule immunitarie nel cervello per curare il MA.


Tali farmaci sono di grande interesse per l'assistenza sanitaria. Anche se ci sono dei modi per trattare i sintomi del MA, al momento non ci sono cure definitive per la condizione, che tende a influenzare gli anziani e compromette la loro capacità di pensare.

 

 

 


Fonte: Nanyang Technological University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: LH Fairley, ...[+10], AM Barron. Mitochondrial control of microglial phagocytosis by the translocator protein and hexokinase 2 in Alzheimer’s disease. PNAS, 14 Feb 2023, DOI

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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