Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Consumo eccessivo di alcol può accelerare la progressione dell'Alzheimer

Scienziati dello Scripps Research e dell'Università di Bologna hanno mostrato che l'eccessivo consumo di alcol negli animali può accelerare il declino cognitivo in coloro che sono geneticamente predisposti all'Alzheimer.

Gene expression mice prefrontal corticesL'espressione genica di oltre 100.000 cellule singole della corteccia prefrontale dei topi, raggruppata e colorata per tipo di cellula. L'esposizione eccessiva all'alcol ha cambiato i modelli di espressione genica nel cervello dei topi geneticamente predisposti all'Alzheimer e questi cambiamenti si sono associati a un declino cognitivo accelerato. (Fonte: PP Sanna/Scripps Research) e FM Giorgi/Università di Bologna).

Il disturbo da uso di alcol (AUD, alcohol use disorder) accelera il ritmo della progressione del morbo di Alzheimer (MA) se abbinato alla suscettibilità genetica. Scienziati dello Scripps Research e dell'Università di Bologna hanno riferito il 12 giugno 2023 su eNeuro che l'intossicazione ripetuta da alcol è associata a cambiamenti dell'espressione genica che indicano la progressione della malattia nel cervello dei topi che sono geneticamente predisposti al MA.


Quando esposti ripetutamente a quantità intossicanti di alcol, questi topi hanno mostrato segni di declino cognitivo circa 2 mesi prima del solito.


"L'aggiunta di etanolo alla predisposizione genetica al MA forza l'avanzamento del MA di alcuni mesi o anni"
, afferma il primo coautore Federico Manuel Giorgi PhD, professore di genomica computazionale dell'Università di Bologna.


Sebbene pochi studi abbiano esplorato il potenziale dell'alcol di esacerbare il MA, gli studi epidemiologici hanno suggerito che l'AUD potrebbe portare a un rischio maggiore di sviluppare la demenza in generale. Per esplorare tale potenziale, i ricercatori hanno esposto ripetutamente i topi all'alcol nel corso di diversi mesi in un modello che imita i livelli di esposizione alcolica delle persone con AUD.


Hanno confrontato i topi di controllo con i topi portatori di tre geni di suscettibilità al MA, scoprendo che, rispetto ai topi di controllo, i topi esposti all'alcol sono diventati progressivamente peggiori nell'apprendere e nel ricordare i modelli spaziali, e hanno mostrato questi segni di declino cognitivo in età più precoce del solito.


"Abbiamo iniziato a vedere deterioramento cognitivo nei topi trattati con l'alcol circa due mesi prima di quando di norma sviluppano questo deterioramento"
, afferma il primo coautore Pietro Paolo Sanna MD, professore di immunologia e microbiologia dello Scripps Research.


I ricercatori hanno caratterizzato e confrontato l'espressione genica di oltre 100.000 singole cellule del cervello dei topi esposti, e non esposti all'alcol, per individuare esattamente ciò che stava accadendo in queste cellule durante l'AUD. Hanno scoperto che l'esposizione all'alcol era associata a cambiamenti diffusi nell'espressione genica nella corteccia prefrontale.


In particolare, i topi esposti all'alcol avevano una maggiore espressione di geni associati all'eccitabilità neuronale, alla neurodegenerazione e all'infiammazione. Questi cambiamenti erano presenti non solo nei neuroni, ma anche nelle cellule di supporto come astrociti, microglia e cellule endoteliali.


"Questo è interessante perché si pensava che fossero i neuroni quelli che attuavano tutte le risposte associate al MA, e solo di recente si è riconosciuto che questi altri tipi di cellule hanno un ruolo nella patogenesi di MA"
, afferma Giorgi.


Quando i ricercatori hanno confrontato i profili di trascrizione genica dei topi esposti all'alcol con topi non esposti di diverse età e stadi di MA con lo stessa composizione genetica, hanno scoperto che i profili di trascrizione genica dei topi esposti all'alcol assomigliavano più da vicino a quelli dei topi più anziani con un declino cognitivo più grave rispetto ai loro coetanei.


“Quando abbiamo confrontato i topi esposti all'alcol con lo stesso tipo di topi con progressione precoce o tardiva della malattia (quindi topi non sono ancora compromessi in alcun modo e topi che sono davvero compromessi), abbiamo scoperto che l'effetto dell'alcol sposta l'espressione genica verso la malattia avanzata", afferma Sanna.


Comprendere come cambia l'espressione genica nelle diverse popolazioni di cellule durante il MA è un passo importante per comprendere i meccanismi molecolari alla base della perdita di memoria e per lo sviluppo di terapie. I ricercatori ipotizzano che i percorsi di trascrizione genica coinvolti nella progressione del MA con AUD possano anche aiutare a spiegare la progressione della malattia in assenza di consumo di alcol.


"I meccanismi di progressione che questo set di dati può svelare può applicarsi a quello di MA in generale, anche senza alcol"
, afferma Sanna. "In definitiva, questa analisi dell'espressione genica può identificare i principali geni regolatori che guidano la progressione del MA".


Sebbene questo studio si sia concentrato sul MA familiare, in futuro il team prevede di esplorare se il consumo di alcol influisce anche sull'insorgenza e la progressione della versione sporadica nelle persone che non sono geneticamente predisposte alla malattia.

 

 

 


Fonte: Scripps Research Institute (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: PP Sanna, [+6], FM Giorgi. A history of repeated alcohol intoxication promotes cognitive impairment and gene expression signatures of disease progression in the 3xTg mouse model of Alzheimer’s disease. eNeuro, Jun 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)