Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Svolta nella comprensione dell'insorgenza dell'Alzheimer sporadico

Dei ricercatori hanno identificato il meccanismo che porta all'accumulo di proteine coinvolte nello sviluppo dell'Alzheimer

3D model of human neurons in a plateModello 3D di neuroni umani in un piatto. Verde e viola: neuroni che esprimono proteine danneggiate nel sistema di ubiquitina. Questo danno provoca la patologia tipica dei pazienti di Alzheimer: depositi di amiloidi (in rosso) al di fuori delle cellule.

Sono state pubblicate su Nature Communications nuove scoperte nello sviluppo del morbo di Alzheimer (MA) nate da uno studio guidato dal professor Michael Glickman e dal dott. Inbal Maniv della Facoltà di Biologia dell'Istituto di Tecnologia Technion in Israele.


Il MA è caratterizzato dalla degenerazione e morte delle cellule nervose, processi che portano a un progressivo danno alle capacità cognitive. Insorge in genere dopo i 65 anni, ma una piccola percentuale di pazienti sono casi ereditari che colpiscono persone più giovani.


Oggi, il MA è generalmente diviso in due tipi: familiare e sporadico. La variante familiare è una condizione rara, causata da mutazioni genetiche. Al contrario, il meccanismo sottostante la versione sporadica, più diffusa, non è chiaro ed è stato al centro di questo studio.


Nel cervello dei pazienti di MA si accumulano proteine tossiche. Il meccanismo di tale accumulo nei pazienti della variante familiare è chiaro, perché esiste un evidente legame tra le mutazioni note e le proteine che si accumulano. Nel tipo sporadico, dall'altra parte, il fattore che scatena l'accumulo di proteine è sconosciuto.


Come esperto di proteine, il gruppo di ricerca del Prof. Glickman ha proposto che l'accumulo di proteine tossiche nel cervello sia dovuto a un'interruzione del meccanismo di eliminazione delle proteine, noto anche come sistema ubiquitina-proteasoma.


Per testare questa ipotesi, il gruppo ha stabilito un sistema modello di neuroni umani, che ha permesso loro di esaminare il coinvolgimento del sistema ubiquitina nello sviluppo della malattia. Nella pubblicazione descrivono i loro risultati: il danno al sistema di ubiquitina porta all'accumulo di proteine tossiche anche nei tessuti sani, imitando la patologia tipica del MA.


Per valutare l'importanza della scoperta, i ricercatori sono andati avanti, progettando una molecola di RNA che silenzia specificamente uno dei componenti del sistema di ubiquitina. Il trattamento con questa molecola ha migliorato la patologia nel loro modello sperimentale. Il team propone che questa molecola di RNA può servire da prototipo per lo sviluppo di trattamenti efficaci.


Gli ultimi anni hanno visto grandi progressi nella confezione e nella consegna delle molecole bioattive di RNA come terapie. Con adeguate modifiche e imballaggi, l'RNA di interferenza che punta il componente identificato dal team potrebbe produrre risultati promettenti in un ambiente clinico.


Questa scoperta evidenzia l'importanza del sistema di ubiquitina nell'eliminare le proteine difettose e mantenere la salute delle cellule. L'interruzione in questo sistema potrebbe portare allo sviluppo della malattia.


I ricercatori del Technion ritengono che, al di là dei risultati presentati nello studio, la piattaforma che hanno sviluppato possa essere usata per selezionare farmaci per il trattamento e la prevenzione del MA sporadico. Aggiungono che questa piattaforma aiuterà a ridurre gli esperimenti sugli animali nello sviluppo di nuove terapie di MA.

 

 

 


Fonte: Technion-Israel Institute of Technology (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: I Maniv, [+18], MH Glickman. Altered ubiquitin signaling induces Alzheimer’s disease-like hallmarks in a three-dimensional human neural cell culture model. Nature Communications, 22 Sep 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)