Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'impatto del trasferimento tra ospedali di pazienti con demenza

I benefici potrebbero non sempre superare i rischi per questa popolazione vulnerabile.

È comune per le persone che cercano cure mediche per sintomi preoccupanti andare all'ospedale più vicino. I medici possono determinare che la struttura non può fornire le cure di cui credono il paziente abbia bisogno e raccomandano il suo trasferimento in un altro ospedale che offre un livello più elevato di cure o servizi specializzati.

Con uno studio recente, i ricercatori del Regenstrief Institute e dell'Indiana University hanno esaminato le cartelle cliniche elettroniche per confrontare gli anziani con demenza trasferiti in un altro ospedale con coetanei senza demenza. I ricercatori hanno trovato differenze significative nel trattamento dopo il trasferimento. I pazienti con demenza avevano:

  • consulenza geriatrica o cure palliative più frequenti dopo il trasferimento;
  • meno probabilità di rianimazione completa al momento dell'ammissione dopo il trasferimento;
  • meno probabilità di essere dimessi a casa dopo il trasferimento;
  • terapia intensiva o intervento meno frequenti entro 48 ore dal trasferimento;
  • meno probabilità di essere ammessi a un'unità di terapia intensiva dopo il trasferimento;
  • meno probabilità di ricevere interventi specialistici dopo il trasferimento.

La demenza non ha influenzato in modo significativo le probabilità di morte prima della dimissione a seguito del trasferimento tra ospedali, e tuttavia, età avanzata, sesso maschile e codice DNR (do not resuscitate, non rianimare) erano associati a maggiori probabilità di morte.

“I nostri risultati, che mostrano che gli anziani con demenza avevano meno probabilità di ricevere terapia intensiva o un intervento medico entro i primi 2 giorni dal trasferimento, evidenziano la necessità di concentrarsi di più sul paziente con demenza e sulla sua famiglia per determinare se il trasferimento provvede cure ottimali e per costruire la nostra infrastruttura in modo da supportare questo”, ha affermato l'autore senior Malaz Boustani MD/MPH, geriatra del Regenstrief Institute e della IU. "Ad esempio, la tele assistenza, anziché il trasferimento a un centro terzo di assistenza può essere la risposta per molti pazienti in questa popolazione vulnerabile".

"Quando si parla di trasferimenti, ci sono rischi potenzialmente significativi per la popolazione di pazienti anziani con demenza e altri fattori che dovremmo prendere in considerazione, e discutere con la famiglia e il paziente, prima di effettuarli", ha affermato la coautrice senior Kathleen Unroe MD/MHA, geriatra del Regenstrief Institute e della IU. "Potrebbe essere difficile per un coniuge 85enne guidare un'ora e mezza verso l'ospedale successivo per partecipare alle discussioni sulle cure del paziente. Quindi, stiamo rivalutando la questione se questi trasferimenti abbiano senso e se sono la migliore opzione di cura per le persone con demenza".

“I centri di trasferimento, che coordinano il processo di trasferimento del paziente, sono ora comuni negli Stati Uniti. In quelli di prossima generazione, mi piacerebbe vedere un coordinatore dell'assistenza che aiuta a facilitare una valutazione esperta e dettagliata di tutte le opzioni con i pazienti e le loro famiglie in modo da discutere in modo davvero completo i rischi, i benefici e le alternative per questo gruppo vulnerabile di pazienti", ha affermato la prima autrice Nancy Glober MD, medico di pronto soccorso della IU. "Dovremmo essere molto coscienziosi e concentrati sulle cure centrate sul paziente, in particolare in questa popolazione".

 

 

 


Fonte: Regenstrief Institute (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: N Glober, [+8], M Boustani. Impact of interhospital transfer on patients with Alzheimer's disease and other related dementias. Alz & Dem, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)